Cangianelli (pres. EGP-Fipe): “E’ un mercato che si sta pian piano risollevando ma troppa pressione dalla tassazione”

“Il sistema concessiorio del gioco pubblico in Italia ha oltre 20 anni di storia ed è fondato sul contrasto all’illegalità e i regolamenti al suo interno prevedono una forte attenzione e tutela ai consumatori. E’ un sistema che, sin dagli inizi, molto tecnologizzato. Dopo due anni di Covid c’è un recupero sostanziale dei valori della filiera anche in termini di spesa dei consumatori. Il valore che si stima per la fine del 2022 è di circa 19-20 miliardi di euro, molto simile al dato del 2019. Sono tornati su cifre simili alcuni dei giochi retail come le lotterie che, soprattutto nel 2021, avevano aumentato la raccolta e la spesa poiché nel secondo lockdown altri giochi hanno subito una sospensione”. E’ quanto ha detto il presidente dell’EGP-Fipe, Emmanuele Cangianelli, durante il Webinar “La tutela dei consumatori nei giochi pubblici. Gli esercenti tra regolazione e responsabilità” organizzato da Fipe-Confcommercio.

“Nel gioco online un balzo importante è dato dal casinò online e da altri giochi che hanno più che raddoppiato i volumi. Con la crescita del gioco online la raccolta aumenta, ma la spesa rimane più o meno la stessa poiché c’è un maggior ritorno in vincite. Al contrario, i giochi fisici sono stati costretti ad abbassare il ritorno in vincite per i consumatori a causa degli aumenti di tassazione. Chiaramente, questo ha degli effetti sulla spesa e non necessariamente con effetti positivi per le persone più fragili. E’ inoltre aumentato il contributo all’Erario di alcune centinaia di milioni di euro sempre a causa degli aumenti di tassazione. C’è anche la concorrenza dell’illegalità che le nostre autorità stimano a circa 20 miliardi di euro, con 5 miliardi di euro di spesa. Un valore molto alto, che rischia di diventare maggiore se non si riesce a controllare il gioco online”.

“Il registro di autoesclusione per il gioco online, gestito dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, conta 80mila iscritti. Se riuscissimo ad applicarlo anche sul territorio sarebbe anche un’ottima cosa nell’ottica dell’opinione pubblica”. ac/AGIMEG