“Le risorse dei giochi che finiscono in Manovra sono composte essenzialmente da due contenuti. Uno è la forzosa ed ennesima proroga delle concessioni per bingo, slot e scommesse, l’altro è la stabilizzazione della quarta estrazione del lotto, del superenalotto e dei giochi correlati”. E’ quanto ha sottolineato Emmanuele Cangianelli, presidente di Egp-Fipe.
“Le scadenze iniziali delle concessioni per il bingo erano fissate al 2014, quelle per le scommesse sono scadute nel 2016 e quelle per gli apparecchi di giochi nel 2022. Gli imprenditori di un comparto che va avanti di proroga in proroga non possono fare progettualità“, ha sottolineato.
Le normative regionali e comunali disomogenee e le continue proroghe per Cangianelli sono la causa primaria di un mercato che ad oggi risulta “ingessato”. A questo si aggiunge il monito dell’Europa, che continua a bacchettare l’Italia proprio per le proroghe delle concessioni dei giochi. Il Governo, infatti, aveva già prorogato fino a dicembre di questo anno le licenze di bingo, centri scommesse e sale slot, ma ora, con l’ultima Manovra, intende prolungare di ulteriori due anni, fino al 2026.
“Aspettiamo da anni un aggiornamento chiaro delle regole cosicché gli stessi esercenti possano investire per il contrasto alla ludopatia. Oggi esistono strumenti tecnologici che possono essere molto più utili alla causa rispetto alla distanza, imposta con disposizione degli enti locali, tra una sala giochi e un cimitero”, ha aggiunto in un’intervista ad Open Cangianelli riguardo la disomogeneità di regole che riguardano il settore. “Il mercato”, ha continuato, “è ingessato tra leggi nazionali e ordinanze locali, così non si può investire nemmeno per la salute dei giocatori”.
“È urgente fare nuove concessioni perché bisogna ripartire con nuove regole organizzative e nuovi strumenti tecnologici a vantaggio dei giocatori e per fermare l’illegalità online”, ha spiegato.
“Nel gioco online esiste già un registro di autoesclusione“, ha aggiunto Cangianelli che vorrebbe l’introduzione di tale misura anche per il gioco fisico al fine di promuovere l’autocontrollo tra i giocatori “magari attraverso un sistema simile al green pass, con un codice qr”.
“Penso che sia fondamentale mantenere una netta distinzione tra il gioco legale e quello illegale, con standard tecnologici molto alti nel settore legale”, ha specificato. cdn/AGIMEG