Cancelleri e Caso (M5S): “Ad ADM la possibilità di dotare le proprie vetture di targa di servizio”

“L’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm), istituita con decreto legislativo n. 300 del 1999, è una delle tre agenzie fiscali che operano in settori strategici del Paese; l’Agenzia, in quanto autorità doganale, provvede alla riscossione dei dazi; nell’ambito delle accise (energia elettrica, oli minerali, gas naturale e alcole) e dei monopoli (giochi e tabacchi) provvede all’accertamento e alla riscossione del gettito erariale. Negli ambiti delle accise, dogane e monopoli è anche il principale ente regolatore e di vigilanza. I funzionari dell’Adm – diversamente da quelli delle altre Agenzie fiscali – sono tutti agenti e ufficiali di polizia giudiziaria (cosiddetta qualifica di polizia giudiziaria) e collaborano con le altre forze di polizia e con l’autorità giudiziaria e la direzione nazionale antimafia nel contrasto ai reati in materia di traffico di merci e valute ed ai fenomeni criminali (contrabbando, riciclaggio, contraffazione, import-export di armi, droga, rifiuti, alimenti e farmaci in violazione alle disposizioni vigenti); stanti le numerose e delicate funzioni ad essa attribuite, esistono ad oggi nell’ambito della sua attività ordinaria alcune discrasie normative che sarebbe indispensabile sanare, tra queste si segnala la necessità di un adeguamento normativo per la riconoscibilità dei veicoli di proprietà dell’Agenzia all’interno degli spazi doganali (porti, interporti e aeroporti); in tali spazi, infatti, solo i funzionari dell’Agenzia – diversamente dai loro omologhi della Polizia di frontiera, della Capitaneria di porto, dei Vigili del fuoco e della Guardia di finanza – sono costretti ad avvalersi di veicoli con targa civile sebbene (per via della qualifica di polizia giudiziaria bei suoi funzionari) dotati di sirena, lampeggiante e paletta. Questi dispositivi però, diversamente da una targa di servizio dell’Adm, possono facilmente essere reperiti sul mercato generando rischi di sicurezza e di efficacia dei controlli; l’articolo 138 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, comma 11, elenca i soggetti che possono usufruire delle targhe di riconoscimento dei veicoli e tra queste non è contemplata l’Adm; il comma 8 del suddetto articolo stabilisce che le caratteristiche delle tar- ghe di riconoscimento dei veicoli sono stabilite d’intesa tra il Ministero dal quale dipendono l’Arma o il Corpo e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili; l’Adm è sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’economia e delle finanze”. E’ quanto sottolineato in un’interrogazione rivolta al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili dai deputati Cancelleri e Caso (M5S) che hanno quindi chiesto: “se non si ritenga opportuno adottare iniziative per una modifica del citato articolo per sanare questo vulnus, estendendo all’Agenzia la possibilità di dotare le proprie vetture di targa di servizio Adm o individuare soluzioni alternative per identificare i mezzi, così da non confonderli con i mezzi privati negli spazi doganali”. cdn/AGIMEG