Campionati italiani olimpici e paralimpici di Scherma rinviati. Il Tour de France 2020 ed il Gran Premio F1 di Francia a rischio

Tour de France posticipato o annullato e stop a tutte le gare in Italia del calendario FCI di ciclismo fino al 1° giugno 2020. Anche il ciclismo si “arrende” all’amergenza Coronavirus. Il presidente francese Emmanuel Macron nell’annunciare le restrizioni sul territorio nazionale fino all’11 maggio, ha precisato che i grandi eventi non potranno svolgersi fino ad almeno metà luglio. Il Tour de France è in calendario dal 27 giugno al 19 luglio. In Italia invece la Federazione Ciclistica Italiana ha precisato che “il Consiglio Federale, nel quadro dell’emergenza per il COVID-19, ha deciso la sospensione di tutte le gare di tutte le specialità e categorie del Calendario FCI fino al 1 giugno 2020”. Inoltre, per la ripresa degli allenamenti nel ciclismo, bisognerà attendere la fine del mese secondo quanto emerso nel corso di un incontro che si è svolto tra il ministro dello sport Vincenzo Spadafora e il presidente e il direttore generale della Federciclismo, Renato Di Rocco e Paolo Pavoni.

“Ritorno in campo a maggio? Ci sono delle indicazioni che stiamo fornendo. Se i giocatori vengono sottoposti a test e valutazioni continue sulla suscettibilità alla malattia e vengono tenuti i distanziamenti necessari, che è difficile, è un’ipotesi. Ma è un’ipotesi che passa attraverso una serie di verifiche e mi sembra abbastanza difficile che vengano superate queste istanze”. Ha detto Ranieri Guerra, direttore vicario Oms (Organizzazione mondiale della sanità). “Credo che per quanto riguarda la grandi partite, con il grande pubblico, non sia il caso di pensarci neppure perché non abbiamo ancora raggiunto il punto nella curva epidemica per liberare le manifestazioni di massa. Per il ritorno agli allenamenti c’è un punto fondamentale che è la messa in sicurezza, che è possibile e ci stiamo lavorando, cerchiamo di dare delle indicazioni”, ha concluso.

“Non appena ce ne saranno le condizioni, finiremo i campionati, non abbiamo una scadenza, ci affideremo alle indicazioni della Fifa e del nostro comitato tecnico-scientifico. Presto ci sarà una riunione, abbiamo una procedura e presto la comunicheremo. Inizieremo, mi auguro, a inizio mese, con dei controlli per garantire la negatività a cui seguirà l’allenamento. Giocare in estate? Non abbiamo una scadenza, ma l’idea è di completare i campionati, sento da più parti voci contrastanti, ma bisogna fare chiarezza. Oggi siamo nelle condizioni di dover rispettare le indicazioni che arrivano della autorità. Non possiamo rischiare ma fino a quando non ci sarà impedito da condizioni oggettive, noi dobbiamo definire i nostri campionati”. E’ quanto ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina a Sky Calcio Club. Intanto la UEFA e l’ECA sembrano aver trovato l’accordo sullo svolgimento di Champions League e Europa League che potrebbero riprendere ad agosto al termine dei campionati nazionali. Le partite si giocheranno con gara secca su campo neutro, a porte chiuse, nell’arco di due-tre settimane.

Sulla ripresa del Campionato di calcio si è espresso anche Giovanni Rezza, capo dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità: “è uno sport di contatto e il rischio di trasmissione c’è. Ho sentito che qualcuno proponeva un monitoraggio più stretto per i calciatori, ma mi sembra un’ipotesi un po’ tirata. Se dovessi dare un parere tecnico non sarei favorevole. Sarà la politica a decidere”. L’Inghilterra invece potrebbe far disputare tutte le gare a Wembley. Mentre la Bundesliga tedesca potrebbe essere la prima a ripartire, dai primi di maggio. Gli arbitri potranno dirigere match delle squadre della propria regione, sarà impedito loro l’alloggio nelle città in cui andranno a dirigere la partita e a fine match dovranno tornare subito a casa. La Ligue 1, invece, potrebbe riprendere a giugno.

“Nella profonda convinzione che i nostri atleti e le nostre atlete, normodotati e disabili, torneranno a vincere e onorare presto il Tricolore, dentro e fuori i campi di gara, vi prego di voler attivare le Federazioni e gli altri soggetti del sistema sportivo affinché la ripresa degli allenamenti e delle attività avvenga, presumibilmente dal 4 maggio p.v., nel più rigoroso rispetto delle prescrizioni di sicurezza che saranno individuate d’intesa con le autorità sanitarie e gli organismi scientifici”. E’ quanto ha sottolineato in una lettera inviata a Giovanni Malago’, presidente del Coni e Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico Italiano, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora.

La Formula 1 probabilmente non inizierà la stagione 2020 nemmeno il 28 giugno al Paul Ricard, data in cui era previsto il Gran Premio di Francia. Non c’è ancora l’ufficialità, ma il presidente francese Macron ha annunciato la proroga del lockdown fino all’11 maggio.

I Campionati italiani olimpici e paralimpici di Scherma che erano previsti dal 4 al 7 giugno al PalaVesuvio di Napoli, sono stati spostati al prossimo autunno, con data ancora da definire. cdn/AGIMEG