Camera, Varchi (FdI): “Chiusura del comparto divertimento, tra cui sale giochi e scommesse, è una pesante ipoteca su attività degli imprenditori. Governo tuteli settori che spingono economia del Paese”

“Parlo di un comparto convenzionalmente inteso come comparto divertimento quindi i cinema, i teatri, le sale da concerto, da ballo, discoteche, sale giochi, sale scommesse, centri culturali e tutto quello che convenzionalmente si identifica con luogo di aggregazione. Questi luoghi di aggregazione, grazie anche all’enorme sviluppo che ha avuto il settore degli eventi privati, danno lavoro a tantissime figure professionali e artigianali che via via in Italia si sono sviluppate negli anni e altre, molto risalenti nel tempo, più tradizionali, che si sono consolidate e godono del massimo rispetto da parte di tutti. Eppure queste figure, questi imprenditori, questi professionisti non hanno avuto nessun riscontro in questi mesi. Noi oggi discutiamo di un provvedimento da convertire a distanza di mesi dall’inizio di questa emergenza, eppure non riusciamo ancora a guardare al futuro, non riusciamo ancora a dare risposte a questi imprenditori che hanno la necessità di fare programmazione, perché molti di questi eventi si programmano e si prenotano soprattutto con mesi, se non addirittura anni, di anticipo. Penso, ad esempio, alle sale affittate per i matrimoni e a tutto l’indotto economico che gira attorno a questo”. E’ quanto ha detto alla Camera la deputata Maria Carolina Varchi (FdI). “Eppure nei confronti di tutto questo settore non viene spesa una parola, anzi sì, una viene spesa: chiusura. La chiusura senza futuro per molti di loro significa una pesante ipoteca sul prosieguo della propria attività; un’attività per la quale magari hanno fatto investimenti con l’aiuto dei familiari, con l’aiuto degli amici che li hanno sostenuti. Credo che tutto questo non sia normale: i dati ci parlano di 50 mila esercizi a rischio fallimento, oltre 300 mila posti di lavoro in pericolo. E allora credo che un Governo che voglia guardare al futuro debba avere la visione completa dei tanti motori che spingono l’economia della nostra nazione”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG