Il Ministro dell’Economia avvii “un’indagine interna di verifica del sistema informatico della Sogei” sul gioco online; fornisca chiarimenti su quella che appare “una omessa vigilanza sul gioco, in generale”, e “sull’utilizzo improprio del simbolo dei Monopoli di Stato”; e ancora, avvii “procedure interne di aggiornamento ai sistemi informatici controllate dalla Sogei”. Sono le richieste che l’on Francesco Silvestri (M5S) ha rivolto al Ministro dell’economia e delle finanze in un’interrogazione a risposta scritta presentata alla Camera in cui viene messa in discussione l’efficacia dei sistemi utilizzati dai Monopoli di Stato per garantire la sicurezza e legalità nel gioco online.
Silvestri nella premessa della sua interrogazione fa riferimento all’avvio presso le procure di Reggio Calabria, Bari e Catania di “tre inchieste coordinate dalla direzione nazionale antimafia in relazione al gioco on line, la nuova frontiera delle mafie”. Il Deputato 5Stelle ricorda che “in carcere sono finiti importanti esponenti della criminalità organizzata ma anche diversi imprenditori che di fatto erano i prestanome dei clan. Dalle indagini, condotte anche dallo Scico di Roma, è emerso un giro d’affari superiore ai 4,5 miliardi di euro”. Secondo il pentastellato “la tecnologia digitale non è più un ostacolo per la criminalità organizzata, tanto meno il sigillo di garanzia dei « Monopoli di Stato », che di solito accompagna i siti del gioco”.
Le organizzazioni criminali – sottolinea Silvestri – “agivano con le slot machine e giochi on line che presentano il simbolo dei Monopoli di Stato, ma che sono connessi a una rete di controllo parallela. Con questo sistema non solo si è determinata una inaccettabile evasione dei Monopoli, ma sono a rischio i dati dei movimenti che fanno gli utenti giocando, innescando così un traffico ulteriore, quello della commercializzazione dei dati alla società marketing dei casinò sul web; l’Agenzia delle dogane e dei monopoli – area monopoli è il garante della legalità e della sicurezza in materia di apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento per assicurare la trasparenza del gioco pertanto a garanzia della legalità annovera tra i suoi compiti anche quello della vigilanza su: giochi numerici a quota fissa, giochi numerici a totalizzatore, giochi a base sportiva, apparecchi da intrattenimento, giochi di abilità, carte, sorte a quota fissa, lotterie, bingo e gioco a distanza; infine, si occupa anche di fornire servizi telematici di trasmissione e di consultazione dati, di sovrintendere alle procedure per l’antiriciclaggio, documentazione antimafia e quanto altro necessario per monitorare la questione sotto il profilo della legalità; tuttavia, e nonostante le buone intenzioni, la questione della « longa manus » delle organizzazioni criminali non si riesce ad arginare, anzi, sembrerebbe essere la migliore fonte d’investimento per le « mafie 2.0 »”. cdn/AGIMEG