L’aula di Montecitorio ha approvato la risoluzione presentata dalle forze di maggioranza con 388 voti favorevoli e 30 contrari, sulle comunicazioni del premier Draghi in vista del Consiglio europeo. Il testo, identico a quello depositato e approvato al Senato, prevede 19 punti di impegni chiesti al governo. Bocciate le altre tre risoluzioni che hanno la firma dei deputati del Gruppo Misto e di Fratelli d’Italia. L’Aula del Senato aveva approvato con 231 voti favorevoli, 25 contrari e 11 astenuti la risoluzione depositata dalle forze di maggioranza sulle comunicazioni del premier Draghi in vista del Consiglio europeo. Il documento ha le firme dei capigruppo di Pd, M5s, Lega, Forza Italia, gruppo Misto, Italia viva, Europeisti-Maie-Centro democratico e il gruppo delle Autonomie. “Il governo renderà pubblici questa settimana tutti i dati” sui vaccini “sul sito della Presidenza del Consiglio, Regione per Regione, categoria di età per categoria di età”, ha detto il premier Mario Draghi nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue. “Parlo di pragmatismo in senso positivo nei confronti dell’Ue, non metto la ricerca di altre strade prima. L’Italia ha mostrato che la sua azione è fondata su tre pilastri: il rispetto degli accordi da parte delle multinazionali dei vaccini; le sanzioni se questi accordi non sono rispettati; la pronta sostituzione dei vaccini mancanti con altri tipi di vaccino”, afferma Draghi alla Camera. “A un anno di distanza dobbiamo fare tutto il possibile per la soluzione della crisi. Sappiamo come farlo, abbiamo 4 vaccini sicuri e efficaci, ad aprile arriva anche Johnson&Johnson. L’obiettivo è vaccinare quante più persone possibile nel più breve tempo possibile”, ha detto Draghi. “Mentre stiamo vaccinando è bene cominciare a pianificare le aperture”, ha detto ancora Draghi. “Noi stiamo guardando attentamente i dati sui contagi, ma insomma se la situazione epidemiologica lo consentirà la scuola aprirà in primis, anche nelle zone rosse”, aggiunge. “Cominceremo a riaprire le scuole primarie e la scuola dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo subito dopo Pasqua”, ha specificato. cdn/AGIMEG