“Privilegiando il contenuto funzionale, di norma le azioni includono spese di diversa natura economica: relativamente all’esercizio 2022 analizzato a consuntivo, il 62 per cento delle azioni contiene, infatti, capitoli di spesa afferenti a diverse categorie economiche. Le azioni associate a più categorie sono progressivamente aumentate nel corso degli ultimi esercizi, passando dalle 463 del 2018 fino ad arrivare alle 505 nel 2022. Tale incremento risente dell’istituzione di nuovi ministeri e dell’impatto sulla struttura per missioni e programmi dovuta alle riorganizzazioni di alcune Amministrazioni, che comportano l’incremento di azioni associate a più categorie economiche, tra cui consumi intermedi. Le 311 azioni associate a una sola categoria economica rappresentano dunque il 38 per cento del totale nel 2022, in diminuzione rispetto alle 316 dell’anno precedente. (…) Diminuiscono poi le azioni associate unicamente a “Consumi intermedi” (da 28 a 27 casi), che comprendono, tra gli altri, ambiti quali gli aggi su giochi, lotterie e scommesse, gli oneri per la gestione del debito, il supporto allo svolgimento dei procedimenti giudiziari attraverso le spese di giustizia e le intercettazioni, l’approvvigionamento di prodotti cartotecnici forniti dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, l’assistenza fiscale”.
E’ quanto si legge nella Relazione in merito all’efficacia dell’introduzione delle azioni nel Bilancio dello Stato (Anno 2022) presentata dal Ministro dell’economia e delle finanze Giorgetti alla Camera. cdn/AGIMEG