“L’Italia manca di qualsiasi strategia per la Fase 2. La Francia riaprirà le attività produttive dal 10 maggio, lo hanno fatto la Norvegia, l’Austria e la Danimarca. A breve ci sarà anche la Germania. Questo provvedimento rappresenta un’importante occasione per rilanciare l’economia italiana. Tra i settori più colpiti dalla crisi economica c’è sicuramente lo sport, anche quello meno mediatico e con esso gli operatori dell’impiantistica sportiva. La preoccupazione non è solo per le attività, ma anche per tutti gli addetti alla pulizia e manutenzione. Le misure nel Decreto Marzo sono limitate. E’ necessario rilanciare il comparto sportivo dal suo tessuto. Il rilancio dell’Italia passa anche dalle sue infrastrutture”. E’ quanto ha detto il deputato Federico Mollicone (FdI) in occasione dell’esame del decreto-legge 11 marzo 2020, n. 16, recante disposizioni urgenti per l’organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026 e delle finali ATP Torino 2021-2025, nonché in materia di divieto di pubblicizzazione parassitaria.
“Le olimpiadi fanno bene all’Italia. E’ un momento difficile. Il futuro dell’Italia passa anche attraverso lo sport. Lo sport può essere traino per investimenti, spinta per far ripartire il turismo, leva economica del Paese e ricchezza sociale”, ha continuato Luca Lotti (PD). “Un evento come le Olimpiadi e le Paralimpiadi è in realtà un valore aggiunto anche per quelle società sportive dilettantistiche che potranno godere, una volta finiti i giochi, di strutture migliori per i loro ragazzi e per le loro attività, che poi sono l’aspetto probabilmente più importante delle cose di cui stiamo discutendo anche oggi: il valore sociale dello sport. Guai a pensare che lo sport dei professionisti sia per forza in contrasto con lo sport per il sociale, e se ancora qualcuno ha dei dubbi, questa è l’occasione per dimostrare che ha torto. Siamo di fronte ad un’occasione per la politica, per le federazioni sportive e per i suoi dirigenti, una grande occasione appunto per tutto il Paese. I cinque cerchi, simbolo delle Olimpiadi, sono fin dall’antichità un simbolo di unità”, ha detto ancora
“Forse in questo momento di grande emergenza per il Paese e di difficoltà per tantissimi cittadini italiani, a qualcuno, al di fuori delle istituzioni e forse a qualcuno anche dentro le istituzioni, può sembrare totalmente inopportuno discutere il decreto-legge in esame e portare avanti questo tipo di normative, volte appunto ai grandi eventi sportivi; forse lo può sembrare anche per il mondo sportivo, che è in grandissima difficoltà; penso alle tante associazioni sportive, alle società, che non vedono nell’immediato un’uscita da questo tunnel drammatico, ma forse neanche nel futuro. A questo riguardo, sarà un po’ anche la nostra sfida trovare una soluzione per mantenere il mondo sportivo e far sì che esso possa continuare a partecipare anche ai grandi eventi sportivi”, ha aggiunto Simone Valente (M5S). “Le risorse che sono state stanziate devono essere assolutamente essere funzionali ai grandi eventi sportivi, non devono essere risorse che vengono destinate a pioggia sul territorio ma devono assolutamente essere spese in maniera oculata”, ha aggiunto.
“Queste Olimpiadi invernali diventano un’enorme opportunità per cercare di creare – mi viene come primo pensiero – dei posti di lavoro in un momento in cui abbiamo dei seri problemi, in prospettiva, di disoccupazione: in particolare i lavoratori dello sport (penso ai collaboratori sportivi, ai tantissimi che lavorano nelle palestre) si trovano in difficoltà in questo momento. Rischiano addirittura, come è inserito nel “Cura Italia”, se superano il reddito di 10 mila euro all’anno, di non poter percepire i 600 euro per poter campare. Quindi, il fatto che vi sia la possibilità di creare una nuova occupazione è importantissimo”, ha detto l’onorevole Frassinetti (FDI).
“Non dobbiamo dimenticare, però, che il comparto sportivo in questa emergenza sta soffrendo moltissimo. Sono tantissime le realtà coinvolte, dai produttori di materiale tecnico, ai gestori di impianti come piscine e palestre, ai singoli professionisti come allenatori e personal trainer; tutti vedono un futuro molto incerto, visto che il distanziamento sociale durerà ancora per molto tempo e le attività sportive saranno tra le ultime a rimettersi in moto; per questo, sarebbe auspicabile prevedere altri interventi oltre a quelli già previsti dal decreto-legge ”Cura Italia””, ha aggiunto l’onorevole Fogliani (Lega).
“E’ prioritario gestire la fase di emergenza, gestire quindi tutti i provvedimenti che vanno incontro alle esigenze, in primis quelle sanitarie del nostro Paese e successivamente quelle economiche, per riportare questo Paese alla normalità, ma è anche importante e fondamentale ridare la speranza, la speranza a tutti i nostri concittadini. La speranza è un elemento fondamentale per la vita della comunità, per la vita insieme, e questo provvedimento, che concretizza l’obiettivo olimpico e delle finali ATP, come dicevo, dà soprattutto una visione di futuro e di speranza al Paese. Siamo in una fase di emergenza, ma dobbiamo curare e cullare anche il sogno e la speranza che il Paese può farcela. Riportare quindi il Paese alla normalità, farci trovare pronti, infine, finita l’emergenza; farci trovare pronti per una ripartenza proprio in quelle regioni in cui l’emergenza sanitaria ha colpito di più. E proprio in quelle regioni, insieme alle province autonome di Trento e Bolzano, ci sarà questo grande evento nel 2026. I grandi eventi, ne sono convinto, sono uno straordinario motore di sviluppo per il nostro Paese, sono uno straordinario momento per promuovere le bellezze del nostro Paese, che fa della bellezza, della sostenibilità e dell’accoglienza uno dei fattori principali, un grande volano. Il provvedimento si divide in tre capi fondamentali. Il primo capo riguarda le Olimpiadi e le Paralimpiadi. I primi tre articoli, a cui ne abbiamo aggiunto un quarto, parlano soprattutto della governance, del sistema organizzativo delle Olimpiadi, con l’articolo 1, in cui abbiamo composto il Comitato olimpico, che ha funzione istituzionale, di raccordo, di prospettiva, soprattutto politica e di indirizzo. L’articolo 2 riguarda la Fondazione Milano-Cortina 2026, che è il vero comitato organizzatore, la parte operativa che dovrà organizzare nel concreto l’evento olimpico. All’articolo 3 abbiamo introdotto la società per le infrastrutture: altro elemento importante per la cosiddetta legacy, per l’eredità, per quello che dobbiamo lasciare anche ai nostri territori, al di là, come dicevo, dell’evento sportivo, che dobbiamo disporre al meglio. E proprio all’articolo 3, secondo me, c’è la prima aggiunta, che abbiamo introdotto con un emendamento del relatore, in accordo ovviamente con il Governo e con tutte le istituzioni che fanno parte del team organizzativo. Abbiamo introdotto, come dicevo, il Forum per la sostenibilità e l’eredità: un focus importante da porre proprio per organizzare al meglio da un punto di vista della sostenibilità questo evento olimpico, ma soprattutto anche per lasciare alle generazioni future un ambiente, un territorio con infrastrutture migliorate, le infrastrutture necessarie per non costruire opere inutili; per garantire quindi che, anche al di là del 2026, il nostro Paese possa avere un respiro internazionale anche grazie a questo grande evento. All’articolo 4 ci sono le garanzie, le garanzie da offrire al CIO. All’articolo 5 le agevolazioni fiscali: anche qui le abbiamo migliorate, per renderle più compatibili col momento di difficoltà del nostro Paese. E poi abbiamo introdotto due articoli molto importanti, l’articolo 5-bis e l’articolo 5-ter: entrambi servono per tutelare la proprietà dei marchi paralimpici e olimpici, proprio perché la straordinaria importanza di questo evento meritava un focus particolare, per tutelare la garanzia anche nella tenuta del marchio, e quindi di tutte le bandiere, gli stemmi, il motto, tutta la parte che riguarda la promozione dell’evento olimpico. Poi abbiamo il capo secondo, che è dedicato alle Finali ATP di Torino dal 2021 al 2025, con l’articolo 6, in cui abbiamo costruito il Comitato, ovviamente anche qui con un compito istituzionale e di rappresentanza; all’interno poi ci sarà la FIT che avrà un compito più prettamente operativo. L’articolo 7, con cui diamo in mano al comune di Torino le opere necessarie allo svolgimento di questa grande manifestazione. L’articolo 8, sulle garanzie. L’articolo 9, sui finanziamenti. E per finire il capo III, che è un capo più giuridico, in cui agli articoli 10 e 11 normiamo il divieto di attività parassitarie, cioè tutte quelle procedure illecite; abbiamo introdotto in questi articoli un altro elemento fondamentale, la grande collaborazione con la Guardia di finanza per l’opera di prevenzione dell’utilizzo abusivo dei marchi. Agli articoli 12 e 13 le sanzioni; all’articolo 14 le registrazioni; e infine le disposizioni Finali all’articolo 15, per garantire la non incidenza sulle competenze da una parte delle due regioni, e dall’altra delle due province autonome”, ha dichiarato Roger De Menech (PD).
“Io credo che quello che occorrerebbe fare assolutamente è di perfezionare il progetto, il programma olimpico, anche con l’inserimento, nella creazione, nella realizzazione del programma infrastrutturale e del programma sportivo, e quindi nell’esecuzione del complesso impegno, di iniziative che possano sostenere e mantenere in vita questo contesto articolato, rappresentato dalle associazioni sportive; che non sono soltanto dei punti di aggregazione dal punto di vista agonistico, ma – è stato ricordato – sono dei punti di aggregazione dal punto di vista della possibilità per i cittadini di praticare l’attività motoria e lo sport di base. Insisto su questo punto in quanto lo sport e l’attività motoria per il nostro Paese sono i presupposti sui quali poi si può creare il campione; ma i campioni si possono realizzare se c’è una base solida e ampia. Lo sport si fa attraverso le associazioni sportive, e non lo si fa nella scuola, non lo si fa nell’università; gli enti locali non hanno i soldi per poter garantire un’attività motoria, attività sportiva ai propri cittadini, per delle questioni storiche, quindi non politiche o partitiche: è un dato reale, i conti dei comuni sappiamo in che stato sono. E quindi lo sport in Italia lo si può fare esclusivamente attraverso le società sportive”, ha affermato Paolo Barelli (FI).
“Le Olimpiadi, come altri grandi eventi – oggi si parla di ATP Finals, ma altri grandi eventi che stanno toccando e interesseranno questo Paese in questi mesi e nei prossimi anni – rappresentano un grande volano di natura economica per questo Paese. Se dobbiamo registrare che l’impatto economico dell’industria dello sport è stato spesso sottovalutato, sono diversi invece gli studi effettuati sui benefici derivanti dallo svolgimento degli eventi sportivi, che ne evidenziano la capacità di essere una leva importante di innovazione, competitività ed occupazione”, ha aggiunto Andrea Rossi (PD). cdn/AGIMEG