“Il Governo non intende adottare iniziative per prevedere, tra le misure immediate di ristoro per le categorie colpite dal lockdown disposto dall’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, annunciate dal Presidente del Consiglio dei ministri, anche la sospensione del pagamento delle aliquote Irpef regionale e comunale, per i lavoratori dei casinò?”. E’ quanto chiesto dal deputato Mulè al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali tramite un’interrogazione presentata alla Camera. Il deputato di Forza Italia ha sottolineato: “Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, all’articolo 1, comma 9, lettera l), ha previsto la sospensione dell’attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò; la chiusura dei casinò costituisce una misura che arrecherà un forte danno ai comuni, come ad esempio quello di San Remo, ove hanno sede, perché il bilancio comunale è fortemente alimentato dalle entrate prodotte dall’attività dei casinò; ulteriore grave danno si ripercuote sui lavoratori del settore che, come strumento di integrazione salariale di riferimento hanno il Fis, Fondo integrativo salariale; l’assegno del Fis garantisce una retribuzione mensile di circa 680 euro. L’importo netto percepito è così basso, addirittura inferiore alla soglia dell’importo previsto per il reddito di cittadinanza, perché su questi lavoratori gravano i costi dell’Irpef comunale e locale per un importo complessivo mensile di circa 300 euro”. cdn/AGIMEG
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