Camera, interrogazione Pd su Cassa di previdenza per allenatori e guidatori trotto e galoppo

“Per quali motivi non si sia ancora provveduto al trasferimento degli importi, già incassati, derivanti dalle sanzioni disciplinari a favore della Cassa” nazionale assistenza e previdenza per allenatori e guidatori trotto e allenatori e fantini galoppo, “né al pagamento dei crediti esigibili fino all’anno 2009, nonché se e quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare per far fronte alla situazione di grave emergenza in cui versano gli assistiti della Cassa a causa del mancato versamento di quanto dovuto per parte ministeriale”. E’ quanto chiedono di sapere i deputati del Pd Emanuele Fiano e Massimo Fiorio. In un’interrogazione rivolta al ministro delle Politiche agricole, i deputati ricordano che “da diversi anni il comparto dell’ippica, e l’intera filiera ad esso collegata, sta attraversando una crisi senza precedenti, ormai divenuta strutturale, il cui declino – che si è accentuato a partire dal 2005 – sta determinando pesanti conseguenze economiche e sociali. La situazione si è ulteriormente aggravata a causa del mancato versamento da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali delle spettanze dovute agli attori della filiera ippica, relative ai premi 2012, che non sono più state corrisposte dal mese di agosto 2012; mentre i premi 2013 sono stati corrisposti alla quasi totalità degli aventi diritto fino al mese di giugno 2013. Apartire dal gennaio del 2013, in attesa di una soluzione legislativa che prevedesse l’istituzione di un nuovo organo di controllo e di governance, le funzioni e le risorse finanziarie prima spettanti alla soppressa agenzia per lo sviluppo del settore ippico, sono state trasferite al Ministero delle politiche agricole e forestali, compresi i contributi assistenziali da versare alla Cassa nazionale assistenza e previdenza per allenatori e guidatori trotto, e allenatori e fantini galoppo. Fondata nel 1968, questa cassa ha lo scopo di assistere i professionisti ippici durante e al termine della propria attività, sia dando supporto nel caso di incidenti dovuti alla pericolosità della professione svolta, sia facendo fronte alla precarie condizioni economiche in cui si venivano e si vengono a trovare allenatori, guidatori e fantini, al termine della loro carriera professionale. La Cassa viene finanziata in parte con contributi diretti dei soci; per una parte maggioritaria, dalle quote provenienti dalle multe erogate dagli organi di disciplina a carico dei professionisti ippici; e infine con una contribuzione annuale disposta dall’ente competente (ora il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) e prelevata dai fondi destinati alle categorie ippiche. Secondo quanto denunciato dagli operatori del settore, e già oggetto di diversi atti di sindacato ispettivo, l’80 per cento delle sanzioni disciplinari 2010-2012 trotto e 2012 galoppo, nonché quelle del 2013, non sarebbero ancora state trasferite, né sarebbero stati pagati i crediti fino al 2009, che ammonterebbero secondo quanto anche stabilito da provvedimento immediatamente esecutivo del tribunale di Roma, alla somma di 1.592.418,02 euro con scadenza 25 giugno 2013. Attualmente la Cassa conta 420 iscritti e assiste 267 persone, di cui 103 ultraottantenni e 16 ultranovantenni, che da dicembre 2012 non percepiscono più il loro sussidio, pari in media a circa 500 euro lordi mensili, e 300 euro lordi per i superstiti. Causa mancanza fondi dovuta alla minor contribuzione corrisposta a partire dal 2007 da ex UNIRE ex ASSI, i sussidi 2012 sono necessariamente stati ridotti a 410 euro lordi e a 246 euro”. rov/AGIMEG