E’ necessario modificare “la normativa nazionale, ferma restando la garanzia di invarianza del gettito erariale, al fine di dotare le autorità comunali di poteri atti ad imporre norme restrittive in materia di autorizzazione all’esercizio dell’attività di gioco nonché in materia di pubblicità dei giochi con vincita in denaro”. E’ quanto chiedono, in un’interrogazione rivolta al ministro dell’Economia, i deputati del Pd Elena Carnevali e Antonio Misiani. I due deputati chiedono inoltre “quale sia l’orientamento del ministro circa una possibile modifica della normativa nazionale al fine di dotare le autorità comunali di poteri di regolamentazione atti a stabilire norme più restrittive in materia di pubblicità dei giochi con vincita in denaro, ad evitare l’autorizzazione all’esercizio dell’attività di gioco nei pressi di luoghi sensibili quali istituti scolastici, luoghi di culto, impianti sportivi, centri giovanili, strutture sanitarie e strutture ricettive per categorie protette, nonché a concedere l’autorizzazione per un tempo massimo di cinque anni rinnovabile alla scadenza”. L’interrogazione ricorda che “le sale giochi proliferano sempre di più in tutti i centri urbani e, tuttavia, le amministrazioni locali non riescono ad intervenire efficacemente per fermare il dilagante fenomeno, anche per la mancanza di poteri effettivi da parte delle autorità comunali di imporre norme restrittive in grado di impedire almeno la vicinanza delle sale giochi con i luoghi cosiddetti «sensibili» o per far rispettare una distanza congrua fra una sala e l’altra. Anche la recente campagna contro le slot machine portata avanti da numerosi sindaci di importanti città italiane e di diversi schieramenti politici – «Basta con le slot» – sollecita l’urgenza di un intervento legislativo in materia. Sarebbe quanto mai urgente dotare di strumenti efficaci anche gli enti locali per il governo dei territori, modificando la normativa nazionale in materia di esercizi commerciali e ridefinendo i poteri delle autorità competenti ai fini dell’autorizzazione dell’esercizio del gioco lecito, nonché dare potestà ai comuni di prevedere misure più restrittive per l’esercizio dell’attività”. rov/AGIMEG