Camera di Commercio di Roma, l’88% delle imprese non ha ancora recuperato livelli dello scorso anno. Attività del gioco legale di nuovo in ginocchio dopo stop a raccolta a sale giochi, sale scommesse, sale bingo e corner

La seconda ondata di Coronavirus che si è abbattuta sul nostro Paese con molta probabilità darà il colpo di grazia a gran parte delle imprese che erano riuscite a resistere all’onda d’urto di primavera. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto della Camera di Commercio di Roma, nel quale si evidenzia come l’88% delle imprese, prima di questa seconda ondata, non avesse ancora recuperato i livelli di attività dello scorso anno. La fotografia che ci restituisce l’indagine è quella di un tessuto produttivo colpito duramente da questa nuova fase di ripresa dei contagi, un tessuto produttivo che con molta fatica stava cercando di reagire e che oggi appare molto più fragile rispetto alla prima fase della pandemia. La quasi totalità delle imprese non aveva recuperato i livelli di attività pre-covid e la maggioranza delle imprese intervistate non si aspettava una ripresa dei contagi di tale intensità. Le nuove misure previste per contenere i contagi, secondo lo studio, dovrebbero essere per un periodo di tempo molto limitato e in alcuni casi, nonostante questo, potrebbero compromettere definitivamente la possibilità di ripresa.
In questo scenario, il settore del gioco legale è quanto mai a rischio. Arrivato stremato a settembre dopo le chiusure forzate imposte dal Governo in primavera, che hanno tenuto chiuso il comparto per 100 lunghissimi giorni – il settore del gioco è stato tra i primi ad essere chiuso e tra gli ultimi a ripartire – è nuovamente finito nel mirino dell’Esecutivo, che ha imposto la chiusura di sale scommesse, sale slot e bingo, risparmiando, in un primo momento, i corner nei bar, tabacchi ed esercizi generalisti. Il diffondersi dell’epidemia ha tuttavia sparigliato ulteriormente le carte, con il Premier Conte che ha annunciato ulteriori strette, prima fra tutte quella sui corner, che saranno chiusi dal prossimo DPCM atteso per domani. Di fatto, gran parte del gioco legale (rimangono esclusi Lotto, Superenalotto, Gratta e Vinci e gioco online) non potrà più essere praticato. Un colpo tremendo per le imprese del settore, che proprio quando avevano iniziato a rialzare la testa si trovano nuovamente affossate dal Governo, questa volta, forse, definitivamente. cr/AGIMEG