“Sul tema della legge Delega, segnalo che gli strumenti di scopo che gestiamo con gestione separata per conto dello Stato abbiano un canale di alimentazione finanziaria. Altrimenti siamo costretti a non dare una strategia di lungo periodo agli interventi nei confronti della dimensione pubblica delle infrastrutture sportive. Il fondo di garanzia e di contributo per gli interessi dobbiamo cercare di alimentarli come un tempo era. Prima c’era il Totocalcio, oggi è lasciato alla libera interpretazione del Legislatore. Dai diritti televisivi potrebbe nascere una contribuzione sistematica anche per decimali che possa collegare il grande sport professionistico e lo sviluppo delle infrastrutture. Potrebbe essere interessante collegare anche, in forma contenuta, la contribuzione derivante dall’agio delle scommesse sportive nell’interesse dello Stato e dei concessionari, per recuperare un valore di socialità che è stato completamente perso”. E’ quanto ha detto il presidente dell’Istituto credito sportivo Andrea Abodi, in audizione alla Camera nella Commissione Cultura, nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 1603-bis recante: Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione. cdn/AGIMEG