Possibile caso di calcioscommesse nel riminese. Sono infatti state rinviate a giudizio quattro persone sospettate dalla Procura di Rimini di essere coinvolte in presunte combine del campionato greco di Serie B. I fatti risalgono al febbraio 2019 e in particolare alla partita tra Apollon Larissa e Aiginiakos giocata il 17 di quel mese.
Un flusso anomalo di scommesse su quell’incontro, segnalato da due agenzie di Riccione e altrettante di Rimini, aveva fatto finire nel mirino dell Guardia di Finanza due cittadini di origine albanese, un 67enne e un 41enne, e due italiani della provincia di Rimini di 36 e 55 anni.
Al termine delle indagini, a cui hanno collaborato anche ADM e la federazione calcistica ellenica, i quattro sono stati accusati di truffa aggravata e frode in competizioni sportive e dovranno presentarsi davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Rimini il 14 febbraio. Tre di loro registrano inoltre precedenti in reati della stessa tipologia.
Agli indagati si contesta di aver escogitato un sistema per puntare sulla partita in oggetto, il cui risultato esatto di 3-2 per l’Apollon Larissa (poi effettivamente verificatosi) era quotato 27 a 1. Sarebbero state individuate ben 191 giocate, sia singole che collettive, su quella partita per una vincita totale di 313mila euro. Cifra mai incassata visto l’intervento immediato, ai tempi, delle Fiamme Gialle e della autorità competenti.
Le giocate, secondo quanto sostenuto dall’accusa, venivano piazzate in diversi momenti in orari notturni e anche su altre partite con bassa percentuale di pagamento in caso di vincita, per confondere il sistema di alert delle agenzie.
Ma non solo, perché i quattro avrebbero anche preso contatto diretto con alcuni calciatori delle squadre coinvolte per assicurarsi la riuscita della truffa. Tra le persone offese dal sistema criminale, figura anche la FIGC. lb/AGIMEG