Ci sono alcuni “fattori che proprio non mi vanno giù del calcio moderno”. Lo ha detto l’ex calciatore Josè Altafini, che ha fatto parte sia della nazionale brasiliana, con cui si è laureato campione del mondo nel 1958 sia, dal 1961 al 1962, di quella italiana, in un’intervista rilasciata a La Stampa.
“La gestione del Var, soprattutto a proposito del fuorigioco. Come si fa a pensare che un tacchetto o una mano possano far scattare il fuorigioco? Il vantaggio per chi attacca c’è solo se tutto il corpo è davanti all’ultimo difensore, si dovrebbe fare la foto come nell’ippica se proprio si vuole ricorrere alla tecnologia. Poi serve chiarezza, una volta non si parlava di posizione passiva o attiva, con un giocatore oltre la linea era sempre fuorigioco. Ed era tutto più chiaro”. cdn/AGIMEG