Cafiero De Raho (Procuratore Nazionale Antimafia): “Non tutti i Paesi europei mantengono le stesso livello di contrasto al riciclaggio. Lo rileviamo nello sviluppo del gioco online”

“Tra gli strumenti più moderni per il contrasto patrimoniale alla criminalità organizzata e terrorismo c’è il meccanismo del sistema antiriciclaggio delle segnalazioni per le operazioni sospette. Nel corso degli anni questo servizio è stato ampliamente ristrutturato anche attraverso la stipula di protocolli operativi con la UIF, con la Guardia di Finanza, con la DIA e con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’obiettivo è quello di intervenire nell’analisi delle operazioni sospette che riguardano terrorismo e criminalità organizzata confrontando le informazioni contenute nella banca dati con le segnalazioni per operazioni sospette e poi raffrontando i contenuti di queste ultime con i registri generali per questi reati”. E’ quanto ha detto il Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho in audizione svolta dalle Commissioni riunite Giustizia e Finanze nell’ambito dell’esame della Comunicazione della Commissione europea relativa a un piano d’azione per una politica integrata dell’Unione in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo. “Diventa fondamentale un codice normativo unico efficace all’interno dell’Unione Europea. I Paesi dovranno quindi procedere alle armonizzazioni. Ci sono divergenze riguardo le segnalazioni delle operazioni sospette e l’elenco dei soggetti obbligati. Sarebbe un passo davvero in avanti se tutti i Paesi adottassero un’identica disciplina. Una collaborazione a livello sovrannazionale”, ha aggiunto. “Non tutti i Paesi europei mantengono le stesso livello di contrasto al riciclaggio. Lo si rileva dalla attività che la criminalità organizzata proietta verso i Paesi laddove la legge è debole. E’ quel che rileviamo nelle nostre indagini. Lo vediamo non solo nel reinvestimento di proventi delle attività criminose, ma anche nello sviluppo del gioco online. Abbiamo rilevato come le organizzazioni criminali abbiano costituito piattaforme nei Paesi in cui c’è minore resistenza, rigore e disciplina. La criminalità organizzata si è recata in varie occasioni a Malta, in Romania e in vari altri Paesi europei”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG