Bwin.party, bilancio 2012: in aumento scommesse sportive e giochi da casinò. Profitti netti stabili ad 801 milioni di euro

Bwin.party registra performance solide in quasi tutti i segmenti, ma il bilancio 2012 risente del nuovo regime fiscale adottato in Germania e della fase di transizione che continua a attraversare il segmento del poker. Considerando i dati proforma (ovvero come se la fusione tra le due compagnie, completata il 31 marzo 2011, avesse sempre avuto luogo), i profitti netti si attestano a 801,6 milioni, in assestamento (1,7%) rispetto ai dati del 2011. L’Ebitda complessivo (che prende in considerazione anche le operazioni – virtualmente chiuse – riferibili a giocatori statunitensi, e il B2B di Ongame, il network di poker ceduto a Amaya il 1 novembre scorso) vale 164,9 milioni, in calo del 17,2% sul dato 2011. La compagnia registra però buone performance in quasi tutti i segmenti, a iniziare dalle scommesse assicurano profitti netti per 262,8 milioni (+1,2%). In questo comparto, la raccolta ha beneficiato della spinta degli Europei di calcio, ma la compagnia ha risentito soprattutto del nuovo regime fiscale della Germania (il maggior mercato in cui opera) che ha determinato una contrazione delle giocate.I casinò e gli altri giochi raggiungono quota 268,8 milioni (+2,3%, la raccolta cresce del 5%, e supera gli 8,1 miliardi), nonostante la chiusura del sito dedicato alla Danimarca e alle novità normative introdotte in Spagna. Il bingo vale 63,5 milioni, e si attesta sui livelli di un anno fa. Gli altri introiti – servizi di pagamento, servizi di network, cessione di domini, il World Poker Tour) crescono del 61,8% (32,7 milioni) guidati in particolare dai risultati dei rami acquisiti attivi nei social games e dai servizi di network. In contrazione solo il poker che perde il 17,1% (173,8 milioni), una performance dovuta in buona parte all’assestamento che sta attraversando il gioco in Italia, e ai risultati al di sotto delle attese in Spagna a causa della crisi economica. Il consiglio ha proposto un dividendo di fine anno di 1,72 centesimi per azione, portando il dividendo complessivo dell’anno a 3,44 centesimi (+10,2% sul 2011). rg/AGIMEG