La legalizzazione del gioco in Brasile rischia di favorire le organizzazioni criminali. E’ questa la dura presa di posizione che il Ministerio Público Federal del Paese ha espresso, attraverso una nota, in riferimento al progetto di legge che prevede la regolamentazione del gioco d’azzardo, uno dei pilastri del programma politico della presidente Dilma Rousseff, fortemente voluto in un momento particolarmente delicato dell’economia brasiliana. “Con l’approvazione della legge – si legge nella nota – si rischia di legittimare un’attività che potrebbe portare violenza e corruzione nel Paese, incrementando le entrate delle organizzazioni criminali in modo strutturale e continuo”. Per questo motivo, il Ministero sollecita i parlamentari a presentare un ricorso in cui si chieda di dibattere nuovamente il progetto di legge in seduta plenaria. Secondo le stime, la liberalizzazione del gioco d’azzardo in Brasile (bingo e casinò sono vietati da una legge risalente al 1946, ndr) potrebbe generare un giro d’affari di 15 miliardi di real, circa 3,7 miliardi di euro. cr/AGIMEG