Continua a fare passi avanti l’iter che potrebbe portare a breve alla legalizzazione dei casinò in Brasile. Dopo l’appoggio arrivato dalle associazione del gioco, anche la Commissione Parlamentare ha dato disco verde alla diffusione del gioco d’azzardo nel Paese. Nell’udienza pubblica presso la Comision Especial creata ad hoc per analizzare il regime regolatorio del gioco in Brasile, il presidente della Associazione brasiliano di Bingo e Casinò, Olavo Sales da Silveira, ha difeso il principio di una tassazione differente fra gioco e gioco. Il nuovo progetto di legge in materia prevede, per il bingo, una sala ogni 150 mila abitanti e fino a un massimo di 35 casinò nel Paese. Secondo le stime, il Brasile potrebbe incamerare dal gioco d’azzardo legalizzato oltre 15 miliardi di reis, al cambio 4,2 miliardi di euro. Anche il Presidente della Commissione Speciale sul gioco, il deputato Elmar Nascimento (DEM-BA), ha difeso la regolamentazione e ha ipotizzato che le pene per coloro che incorrano in reato nelle attività legate al gioco siano equiparate a quelle per il riciclaggio di denaro sporco. Nei giorni scorsi José Santos de Sousa, presidente dell’Instituto Jogo Legal, in un suo intervento alla Camera, aveva sottolineato come “la mancanza di una regolamentazione in materia spinga i giocatori brasiliani a puntare nelle case da gioco di Uruguay, Argentina e Paraguay, oltre che degli USA”, e che l’attuale divieto all’azzardo non fa scomparire la richiesta di gioco: ogni anno il gioco illegale muove 4,7 miliardi di euro. “Questo significa che il gioco illegale ogni anno fattura più di quello legale, che attraverso le lotterie e l’ippica si aggira sui 3 miliardi di euro”. cr/AGIMEG