Si tiene oggi di fronte alla Seconda Sezione del Tar Lazio l’udienza di merito dei ricorsi intentati da Bplus contro l’esclusione dalla gara per il rinnovo delle concessioni degli apparecchi da intrattenimento, e contro l’interdittiva antimafia emessa dal Prefetto di Roma. La vicenda ha inizio nel settembre 2012, quando la Prefettura di Roma emette l’interdittiva antimafia nei confronti di Francesco Corallo per il finanziamento ottenuto dalla BPM all’epoca della gestione Ponzellini. Nel 2013, la compagnia sigla un atto di impegno con il quale dà vita a un blind trust per separare la gestione dalla proprietà. Il trust è finalizzato “alla dismissione da parte di Bplus della propria attività, munita di concessione in modo da preservarne i valori aziendali, il mantenimento dei livelli occupazionali e garantendo la continuità degli interessi erariali”, e serve a Bplus per ottenere una prima sospensione dell’interdittiva. A maggio 2014, il Prefetto congela nuovamente il provvedimento, fino al 31 dicembre 2014, per tutelare l’interesse pubblico – quindi il controllo del gioco lecito e il gettito erariale – e per consentire al Tar di decidere sui ricorsi intentati dalla compagnia. In estate però il Prefetto dispone, dietro richiesta dell’ Autorità Nazionale Anticorruzione, il commissariamento della compagnia. A fine luglio infatti, Rossi Brigante – cui era stato affidato con la creazione del trust il compito di vigilare sull’attività svolta il Italia dalla società – informa il Prefetto che Bplus aveva “unilateralmente interrotto le “operazioni concordate” con l’Amministrazione dell’Interno non permettendo così l’esercizio delle funzioni di controllo previste dal suddetto protocollo di legalità” (così il Tar Lazio nell’ordinanza dello scorso settembre). Bplus chiede infatti subito la sospensiva del commissariamento, ma il giudice amministrativo – sebbene esamini in maniera articolata il provvedimento – preferisce affrontare la questione nel merito “in ragione della gravità del danno lamentato dalla società ricorrente. gr/AGIMEG