Il Giappone assiste a una crescita vertiginosa del gioco non regolamentato, con volumi di puntate offshore che hanno raggiunto nel 2024 circa 44,6 miliardi di euro, secondo i dati pubblicati il 14 maggio dal Consiglio per la Promozione dell’Ecosistema Sportivo. A farla da padrone è il baseball, con una raccolta stimata intorno ai 3,65 miliardi di euro, superando calcio e basket.
L’analisi arriva in un momento di forte attenzione mediatica per il paese, coincidente con la vicenda giudiziaria che coinvolge Ippei Mizuhara, ex interprete del campione Shohei Ohtani. Dopo aver sottratto almeno 17 milioni di euro al giocatore per finanziare le sue attività di gioco, Mizuhara dovrà iniziare a scontare una condanna a 57 mesi di reclusione a partire da giugno. Originario della città portuale di Tomakomai, Mizuhara rischia anche il rimpatrio al termine della pena.
Il rapporto del Consiglio evidenzia che circa 6,45 trilioni di yen – equivalenti a oltre 44 miliardi di euro – sono stati spesi dai cittadini giapponesi in scommesse sportive su siti stranieri non autorizzati. Di questi, circa 7,5 miliardi di euro sarebbero stati impiegati su eventi sportivi locali, un dato che solleva interrogativi sull’attuale modello normativo e sull’efficacia delle misure di contrasto.
Parallelamente, il rapporto ricorda che le sanzioni penali legate a queste attività rimangono sporadiche, nonostante la portata del fenomeno. Solo nel 2024, ad esempio, due giocatori dei Yomiuri Giants sono stati deferiti alla procura per presunta partecipazione a giochi online illegali. Secondo la stampa giapponese, uno di loro avrebbe perso oltre 40.000 euro in baccarat e blackjack.
Confrontando i dati, emerge il divario tra le giocate legali e quelle non regolamentate. Le lotterie sportive statali hanno raccolto nel 2024 circa 920 milioni di euro, una cifra 48 volte inferiore rispetto a quanto puntato su piattaforme offshore. Il calcio segue il baseball con 2,3 miliardi di euro, davanti a basket, tennis, pallavolo e rugby.
Il caso Mizuhara ha alimentato il dibattito pubblico in patria. L’interprete, che in passato aveva stretto un legame personale e professionale con Ohtani, avrebbe effettuato circa 19.000 giocate in tre anni, accumulando un saldo negativo di oltre 37 milioni di euro. In più occasioni avrebbe finto di essere il giocatore per ottenere trasferimenti bancari, come emerso dalle indagini statunitensi. Shohei Ohtani, figura iconica nel panorama sportivo giapponese, è stato scagionato da ogni accusa.
Nel frattempo, l’interesse per il gioco continua a crescere nel paese. A Osaka sono iniziati i lavori per la costruzione del primo resort integrato con casinò, con apertura prevista entro il 2030. ng/AGIMEG