Bonaccini (pres. Conf. Regioni): “Condividiamo approccio prudenziale del Governo ma per far ripartire tutti i settori ora serve un’agenda di programmazione condivisa tra le Regioni”

“Condividiamo l’approccio graduale e prudenziale del Governo e il Dpcm ha recepito molte richieste delle Regioni. Aprono dal 4 maggio i cantieri edili, in condizioni di sicurezza, in particolare per l’edilizia scolastica, per quella residenziale pubblica e per far fronte al dissesto idrogeologico. Sarà consentito ad alcune filiere, in particolare quelle rilevanti per l’export di riprendere la produzione. Resta sostanzialmente limitata la mobilità interregionale. Ma ora ci vuole un’agenda condivisa con le Regioni per una programmazione delle riaperture per tutti settori che non potranno ripartire il 4 maggio. Serve una road map che consenta alle economie dei territori di pianificare logistica e interventi necessari per la ripartenza. Per questo abbiamo avanzato al Governo la richiesta di un confronto sulle fasi successive”. E’ quanto ha dichiarato Stefano Bonaccini, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “Quattro temi su cui nei prossimi giorni occorreranno chiarimenti e azioni condivise: 1) va superato l’embargo per le mascherine, verificando la loro obbligatorietà. Così come sarà urgente verificare con il Ministro della Salute i criteri dei monitoraggi dei dati e l’attivazione di app; 2) interventi per la gestione familiare, con un’attenzione particolare ai bambini, con la verifica delle azioni per i centri estivi e nidi. Occorre poi una concertazione fra gli assessori e il ministro dell’Istruzione per la più efficace futura ripresa delle attività scolastiche; 3) semplificazione profonda per le opere pubbliche e gli appalti; 4) confronto con il ministro dell’economia per l’utilizzo degli avanzi vincolati di bilancio e un eventuale ricorso ai finanziamenti in entrata”. cdn/AGIMEG