“Questo incontro è stato volutamente riservato ad HBG ed alle associazioni che aiutiamo. Vorremmo che anche altri si rendano conto di quello che portano avanti aziende come Telethon, Fiaba e Siipac. Purtroppo però si prova anche amarezza per una mancanza reale di consapevolezza di quello che aziende come la nostra fanno. Abbiamo contribuito a cambiare un settore che non era codificato, un settore non legalizzato. Abbiamo fatto tanti investimenti, contributo a ripulire un mercato non codificato che quindi diventava necessariamente territorio fertile per organizzazioni criminali. Va ricordato che quello dell’intrattenimento è un settore passato da 30 milioni di euro di gettito ai 5 miliardi attuali. Sono soldi sottratti all’evasione fiscale”.
E’ quanto dichiarato da Antonio Porsia, Presidente di HBG Gaming, in occasione della presentazione del Rapporto Sociale.
“Questo processo di crescita – prosegue Porsia – non sempre è valorizzato da parte degli stackholder istituzionali e dal governo. Fortunatamente le aziende si sono sostenute da sole, creando associazioni, come ad esempio Acadi e Ascob. Come HBG copriamo il 5 per cento del gaming totale ed abbiamo portato oltre 2,5 miliardi di euro nelle casse dello Stato. Fare un gioco responsabile, educando anche il giocatore è per noi fondamentale. Un obbligo perla nostra azienda. Siamo i primi a non volere il giocatore patologico. E’ comunque un momento complicato per il settore ma rimaniamo comunque un’azienda che punta sull’entusiasmo e sulla voglia di fare. Noi continuiamo a lottare, a crederci e a far valere i nostri diritti. Abbiamo una forza che ci aiuta a fare bene il nostro lavoro. I nostri risultati ci premiano”. lp/AGIMEG
