Antonella Di Fiore (dipendente sala Bingo) ad Agimeg: “Alzo bandiera bianca. Stanca di manifestare contro un Governo che ci sta uccidendo e contro il menefreghismo del nostro settore”

“Tutto mi sarei aspettata meno di dover combattere contro due nemici. Oltre al Governo infatti mi sono trovata la strada sbarrata dall’interno del mondo del gioco” – Inizia così l’amaro sfogo ad Agimeg di Antonella Fiore, dipendente di una sala Bingo di Milano, salita agli onori della cronaca per lo sciopero della fame, al tempo del primo lockdown, per la mancata riapertura delle sale – Da mesi mi sono battuta, ho messo a rischio la mia salute, ho speso soldi per dire basta a questa indegna battaglia contro il gioco legale. Le nostre sale hanno rispettato tutte le norme anti Covid, sono sicure sia per gli utenti sia per il personale, hanno protocolli rigidissimi per gestione dell’epidemia, eppure ci hanno chiuso una seconda volta. Sono stata sotto il Parlamento, sotto la Regione Lombardia, per chiedere solo di lavorare. Invece eccomi qui senza lavoro e senza futuro. Ma la delusione più grande mi è forse arrivata dal settore che volevo proteggere. L’ultima manifestazione che ho organizzato a Milano è stata disertata da tanti colleghi, che hanno preferito starsene seduti sul salotto di casa ad aspettare la cassa integrazione o chissà quale aiuto. Questo fatto mi ha dato il colpo di grazia – conclude amaramente Antonella – e quindi alzo bandiera bianca e non organizzerò più manifestazioni. Forse il settore si merita tutto questo”. sb/AGIMEG