Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Sezione Seconda, ha accolto il ricorso di una sala bingo contro l’annullamento del provvedimento di sospensione della convenzione di concessione, con conseguente chiusura per un giorno di una sala di Salerno, in quanto è stato rilevato dal verbale di verifica dei funzionari dell’Ufficio, nel corso dell’ispezione effettuata lo scorso mese di marzo, che nella sala bingo i funzionari preposti alla verifica ispettiva venivano omaggiati di cartelle da € 0,50. Per i giudici è fondata la censura di parte ricorrente laddove evidenzia che si è trattato di omaggio di cartelle, che non comporta alcun onere finanziario per il giocatore, e che “la ratio della norma non è quella di vietare la donazione di cartelle, ma quella di imporre il pagamento immediato ed in contanti delle cartelle al momento della consegna al fine di evitare che i giocatori possano essere indotti a giocare oltre le loro disponibilità finanziarie. Ritenuto che, ove le stesse siano pagate dal gestore, il fatto si rivelerebbe comunque lecito in quanto non incidente neppure sull’ammontare del montepremi riservato ai giocatori e ritenuto, ad ogni buon conto, che l’irrisorietà del valore delle cartelle offerte in omaggio esclude nel caso di specie l’offensività della condotta posta in essere”, il Tar Lazio accoglie il ricorso e annulla il provvedimento impugnato. lp/AGIMEG