Binetti (Udc): “Come saranno attivate le misure contro il gioco d’azzardo contenute nel decreto Balduzzi?”

Contro il gioco d’azzardo, quali urgenti iniziative intende assumere il Ministro della Salute per rendere operativi i principi contenuti nel decreto «Balduzzi» e quali controlli a tappeto sono previsti per rendere efficaci le disposizioni contenute nel citato decreto. E’ quanto chiedono gli onorevoli dell’UDC Binetti, Calgaro e Nunzio Francesco Testa all’interno di una interrogazione rivolta al ministro Renato Balduzzi.

“Il decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, – spiega Binetti – recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute ha previsto, tra le altre disposizioni, anche il divieto su ogni tipo di media (riviste, quotidiani, cinema, internet) alle pubblicità che inducono al gioco; nello specifico sono vietati i messaggi pubblicitari di giochi con vincite in denaro nelle trasmissioni televisive, radiofoniche, nonché via internet, e nelle rappresentazioni teatrali o cinematografiche rivolte ai minori e nei trenta minuti precedenti e successivi alla trasmissione delle stesse; è sancito l’obbligo di riportare avvertimenti sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincite in denaro e sulle relative probabilità di vincita sulle schedine e tagliandi dei giochi e sugli apparecchi di gioco, cioè quegli apparecchi che si attivano con l’introduzione di moneta metallica ovvero con appositi strumenti di pagamento elettronico.

Ciononostante, allo stato attuale continua a registrarsi una progressiva esplosione di pubblicità nelle forme non tutelate a sufficienza dalla sopracitata legge; inoltre, sulle slot machine si sarebbero dovuti intensificare i controlli, ma anche ripianificare la collocazione, evitandone la presenza vicino alle scuole, ai luoghi di culto, agli ospedali; in parte è stato fatto, però sembrerebbe ufficiale che a breve più di mille nuovi giochi di modello slot siano legalmente «online». Basterebbe introdurre codice fiscale e numero di carta di credito, per poter giocare sul computer dal sofà in soggiorno. Questa tipologia di giochi – conclude – sarà forse lontano dagli ospedali e dalle scuole, dalle chiese, dalle sinagoghe o dalle nuove moschee, come sancisce il decreto «Balduzzi» per difendere i più vulnerabili, ma sarà in casa a portata di tutti, compresi i cassaintegrati rimasti a casa tutto il giorno”. cd/AGIMEG