Bianchi (GdF): “Dalla garanzia dello Stato almeno 30 miliardi sono destinati a piccole e medie imprese, lavoratori autonomi e liberi professionisti”

“Già dall’11 marzo scorso la Guardia di Finanza di concerto con l’Agenzia delle Entrate ha modificato il proprio impegno operativo sospendendo le usuali attività ispettive per non aggiungere ulteriore aggravio alla situazione critica vissuta da cittadini e imprese. Ad oggi sono state controllate oltre 300 mila persone e 108 mila esercizi commerciali. L’auspicata immissione di liquidità verso professionisti e imprese auspicata dal DL dell’8 aprile 2020 n.23 è costituita in ultima istanza da una forma di garanzia dello Stato a favore di banche e altre istituzioni finanziarie che procederanno all’erogazione delle somme richieste. La garanzia ammonta ad un massimo di 200 miliardi di euro, di cui almeno 30 sono destinati a piccole e medie imprese, inclusi lavoratori autonomi e liberi professionisti. Un elemento centrale della norma prevede che l’accesso ai finanziamenti garantiti sia limitato agli operatori economici che si trovino in potenziale crisi di liquidità per cause legate all’epidemia. Ad esito del finanziamento coperto da nuova garanzia l’ammontare complessivo dell’esposizione del soggetto finanziato risulti superiore all’ammontare delle esposizione detenute alla data di entrata in vigore del Decreto. L’erogazione di nuova finanza potrà avvenire tramite il Fondo di garanzia per piccole e medie imprese e la società pubblica Sace. Il fondo completa la sua trasformazione a supporto della piccola e media impresa, a tutela di imprenditori, artigiani, autonomi e professionisti. Si affianca un forte snellimento delle procedure burocratiche per accedere alle garanzie concesse che agirà su tre direttrici: garanzia dello Stato al 100% per prestiti fino a 25mila euro senza valutazione del merito di credito ad imprenditori e piccole e medie imprese la cui attività sia stata danneggiata dall’emergenza; garanzia dello Stato al 100% per prestiti fino a 800 mila euro alle piccole e medie imprese con applicazione del merito di credito; garanzia dello Stato al 90% per prestiti fino a 5 milioni di euro. Il sistema di erogazione della nuova finanza attraverso il canale della Sace invece: garanzia dello Stato al 90% per imprese con meno di 5mila dipendenti e valore del fatturato fino a 1,5 miliardi; garanzia dello Stato all’80% per aziende con fatturato tra 1,5 e 5 miliardi o più di 5mila dipendenti; garanzia dello Stato al 70% per imprese con fatturato oltre 5 miliardi. E’ necessario procedere con speditezza all’erogazione del denaro richiesto per procedere al riavvio del sistema produttivo”. E’ quanto ha detto il Colonnello Pietro Bianchi, Capo Ufficio del II Reparto Coordinamento Informativo e Relazioni Internazionale del Comando Generale della Guardia di Finanza, in audizione nelle Commissioni riunite Finanze e Attività produttive, presso l’Aula della Commissione Trasporti, nell’ambito dell’esame, in sede referente, del disegno di legge di conversione del decreto n. 23 del 2020, recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali. “Va sottolineato il ruolo del corpo come sistema di riferimento in materia di prevenzione antiriciclaggio ruolo che consente di intercettare tramite la segnalazione di operazioni sospette ulteriori elementi di anomalia derivanti dai flussi finanziari del Decreto Liquidità. Si renderà necessario presidiare il sistema economico-finanziario del Paese, scongiurando l’eventualità che le attuali difficoltà e le future disposizioni per il rilancio dell’economia possano offrire occasione di infiltrazione per la criminalità economica ed organizzata nei principali segmenti del tessuto produttivo nazionale con il rischio di un aumento di condotte illecite come riciclaggio ed usura”, ha concluso. cdn/AGIMEG