Benvenuto (Fondazione Bruno Buozzi): “Il tema del riordino del settore del gioco è stato affrontato in modo insufficiente. Necessaria una disciplina che abbia forza e durata”

“Questo convegno fa seguito a quello che si tenne a febbraio in cui si auspicò che il riordino del gioco pubblico fosse condiviso tra maggioranza e opposizione. L’auspicio non ha sortito il suo effetto ma quel convegno ha seminato perché ci è arrivato l’invito a ripetere l’iniziativa”. E’ quanto ha dichiarato Giorgio Benvenuto, Presidente della Fondazione Bruno Buozzi che, presso la Sala Matteotti della Camera, ha introdotto il convegno “Stati generali del gioco – La riforma nasca dal confronto e rimetta al centro la tutela della persona”

“Il decreto per il riordino del gioco fisico era previsto per il prossimo agosto e invece è slittato a dicembre del 2026. E’ necessario intervenire soprattutto favorendo il dialogo con gli enti locali, che sono coinvolti in questa tematica”, ha aggiunto.Stati Generali del gioco

“Finora, il tema del riordino è stato affrontato in modo insufficiente, basandosi su quel che si legge sull’azzardopatia e sulle persone che ne dipendono con conseguenze nell’ambito economico e familiare. La Fondazione Buozzi ha voluto approfittare della collaborazione del Gruppo interparlamentare per far sì che si giunga a una disciplina che abbia maggiore forza e durata, evitando il rischio che dopo qualche mese dall’emanazione nascano polemiche in ambito locale per le lamentele di alcuni sindaci”, ha aggiunto.

“Gli ultimi dati su raccolta, spesa e introiti erariali da gioco pubblico complessivo, fisico e online, dovrebbero suscitare un dialogo e un confronto politico. Si tratta di cifre in crescita. Sembra che l’80% della raccolta proverrebbe dal 20% dei giocatori”, ha concluso. gpm/AGIMEG