“Questo Governo guidato dal M5S, che ha sempre fatto della lotta al gioco il suo cavallo di battaglia, si sta rivelando come tutti gli altri: non solo non viene limitata la possibilità di giocare, ma si aumenta ulteriormente la tassazione del comparto per fare cassa, dimostrando in questo modo un’incoerenza di fondo”. E’ la dura posizione di Viviana Beccalossi, consigliere regionale del Gruppo Misto in Lombardia, promotrice da assessore regionale della legge lombarda anti ludopatia, che ha commentato ad Agimeg le recenti disposizioni previste nella bozza della Legge di Bilancio in tema di gioco, in particolare la volontà di fissare regole uniformi per tutto il territorio nazionale in ordine alla distribuzione dei punti di gioco. “Di fatto si vogliono annullare leggi regionali e regolamenti comunali che in questi anni sono riusciti a mettere un freno al gioco, attraverso distanziometri e fasce orarie che io ho sempre difeso”, ha detto la Beccalossi. “Oggi invece il Governo sembra intenzionato a riprendere in mano la situazione per rendere omogenea la diffusione del gioco sul territorio nazionale, togliendo così potere a Comuni ed Enti locali, ma per quanto di mia competenza difenderò sempre la loro prerogativa di normare in materia di gioco d’azzardo, di distanze e luoghi sensibili. Di fatto si vogliono nuovamente allargare le maglie del gioco, magari con la promessa che parte delle entrate saranno destinate agli Enti locali, ma non si tratta che di una foglia di fico. Avevamo già istituito il Fondo nazionale antiludopatia per combattere il Gap che destinava 50 milioni di euro alle Regioni, nel caso specifico oltre 8 milioni andavano alla Lombardia, che fu tra le prime regioni a inserire i giocatori problematici all’interno dei Lea”. Per la Beccalossi “le attuali leggi locali vanno mantenute e se il distanziometro espelle il gioco dal territorio, sostituito da apparecchi illegali, si deve combattere e perseguire ancora più duramente la criminalità”. cr/AGIMEG