“La recrudescenza dei contagi da coronavirus torna a porre una serie di sfide per la salute pubblica e le prospettive di crescita dell’area dell’euro e delle economie a livello mondiale” e “le informazioni più recenti indicano che la ripresa economica dell’area dell’euro perde slancio più rapidamente delle attese, dopo il forte, benché parziale e disomogeneo, recupero dell’attività economica nei mesi estivi”. Lo sottolinea la Bce nel Bollettino Economico in cui ricorda come “l’incremento dei casi di COVID-19 e il connesso inasprimento delle misure di contenimento pesano sull’attività, provocando un evidente deterioramento delle prospettive a breve termine”.
“Circa il 20% delle imprese italiane potrebbe essere a rischio fallimento per via della carenza di liquidità, causata dalle misure di chiusura e contenimento del virus, e in assenza di politiche di sostegno”. L’analisi, realizzata su imprese operanti nel settore privato di quattro paesi dell’area dell’euro: Germania, Spagna, Francia e Italia, mostra che la Spagna è il paese maggiormente colpito, con circa il 25% delle imprese a rischio. “Come emerge dall’indagine sul credito bancario nell’area dell’euro di ottobre 2020 – segnala la Bce -, nel terzo trimestre di quest’anno le banche hanno inasprito i propri criteri di concessione dei prestiti a imprese e famiglie a causa di un aumento del rischio percepito”. cr/AGIMEG