Basilicata: via libera a legge su contrasto del gioco d’azzardo patologico. Ecco tutti i dettagli del testo approvato

Sanzioni più elevate per chi non rispetta la normativa sul gioco d’azzardo, sospensione delle attività fino a 60 giorni, distanziometro, definizione dei luoghi sensibili, fasce orarie di interruzione degli apparecchi come previsto dalla Conferenza Stato-Regioni. E’ quanto prevede la proposta di legge della Basilicata, sulle misure per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, approvata ieri sera dal Consiglio Regionale. Il dettato normativo prevede: il rialzo delle sanzioni, sia dal punto di vista pecuniario in caso di inosservanza delle disposizioni (da 500 a 3 mila euro, da 100 a 1000 euro e da 1000 a 6000 euro) che un ulteriore inasprimento rispetto alla reiterazione delle violazioni stesse fino alla sospensione temporanea delle attività da 20 a 60 giorni e nel caso di reiterazione per tre volte nel corso di un biennio delle violazioni stesse, alla chiusura definitiva dell’attività. Con l’impianto normativo si specificano meglio i luoghi sensibili da cui far rispettare le distanze per le attività in questione e per stabilire una gradualità delle distanze rispetto al numero di abitanti dei Comuni. In particolare, le nuove autorizzazioni all’esercizio non vengono concesse nel caso di ubicazione in un raggio inferiore a 250 metri nei Comuni con residenti fino a 20 mila abitanti e a 350 metri nei Comuni con residenti superiori a 20 mila abitanti, misurati per la distanza pedonale più breve su suolo pubblico da istituti scolastici primari e secondari, università, biblioteche pubbliche, strutture sanitarie e socio-assistenziali, ospedali, luoghi di culto e oratori. Il provvedimento prevede, tra l’altro (emendamenti Sileo), che la Giunta regionale, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge, approvi una regolamentazione, valida per tutta la regione, degli orari di funzionamento degli apparecchi. Nel frattempo, i titolari delle attività dove sono collocati gli apparecchi sono tenuti a comunicare al Comune competente le fasce orarie di interruzione di gioco, secondo quanto previsto dall’intesa sottoscritta dalla Conferenza unificata Stato-Regioni, nel corso del 2017. Si prevede inoltre che, anche nelle attività già esistenti, le vetrine dei locali dove sono installati gli apparecchi non potranno più essere oscurate con pellicole, tende, manifesti o altri oggetti che ne limitino la visibilità verso l’interno. Previsto, altresì, il divieto di far credito ai giocatori patologici e il divieto di ogni forma di promozione e fidelizzazione. cdn/AGIMEG