I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari stanno dando esecuzione a un decreto di sequestro di prevenzione – emesso, su richiesta della Procura della Repubblica barese, dalla III Sezione Penale del locale Tribunale, in funzione di Tribunale per la prevenzione – avente per oggetto beni del valore di circa 600 mila euro, riconducibili a un soggetto barese appartenente al noto clan Capriati.
L’esecuzione del provvedimento rappresenta l’epilogo di complessi accertamenti finalizzati alla ricostruzione del profilo di pericolosità sociale del “proposto” e all’individuazione degli “asset” patrimoniali e finanziari riconducibili al medesimo e ai componenti del nucleo familiare.
In particolare, le articolate investigazioni – eseguite dalle Fiamme Gialle baresi tra il 2015 e il 2017 – hanno consentito di disvelare un ampio e diffuso sistema di malaffare, esistente nella città di Bari e nei Comuni limitrofi, finalizzato all’imposizione del noleggio delle apparecchiature da intrattenimento delle società riconducibili a un imprenditore barese presso diversi esercizi commerciali. Ciò grazie al supporto illecito offerto da esponenti di organizzazioni criminali egemoni sui rispettivi territori di riferimento, tra cui il clan Capriati, i cui metodi mafiosi – basati sulla forza di intimidazione – avevano neutralizzato, di fatto, ogni tentativo degli imprenditori di sottrarsi al noleggio degli apparecchi e di rivolgersi ad altre aziende di settore.
In relazione a tali fatti il “proposto” è stato attinto nel gennaio 2020 da un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, in quanto, rappresentante del clan Capriati e consapevole del sistema mafioso di controllo del mercato delle slot machine, avrebbe percepito una somma mensile di circa 1.000 euro per la collocazione di congegni presso alcuni esercizi pubblici della provincia di Bari. lp/AGIMEG