“Sono ovviamente favorevole al riordino poiché da sottosegretario al MEF ho fatto di questo il centro della mia attività. Il gioco è una condizione normale della persona e, in quanto tale, deve essere legale e protetto da anomalie. Questo settore non gode di una buona reputazione e bisogna farsene carico. È un tema di fondo e per molto tempo è stato sottovalutato da tutti. Io penso che sia un punto delicato perché per garantire la libertà d’impresa è fondamentale il credito bancario, molto complicato da avere per questo tipo di attività proprio a causa della cattiva reputazione etica. Confido molto sul lavoro della Commissione d’inchiesta sul gioco, poiché in tutti i gruppi parlamentari sono presenti persone che non considerano il gioco in modo favorevole. Il riordino con omogeneità nazionali potrebbe avere anche elementi differenziati di fronte a concentrazioni regionali diverse. Credo che forse si possa ripartire dalla Conferenza Stato-Regioni che aveva portato ad un buon accordo. Il riordino deve affrontare anche il problema del numero delle attività che offrono gioco e soprattutto della loro ubicazione. Io, ad esempio, ho fatto una battaglia che non vi fosse una concentrazione di offerta nelle periferie. Credo che ci sia uno spazio per la riduzione dell’offerta attraverso una razionalizzazione. Sulle distanze credo che bisogna lavorare su dei punti di mediazione. Uno degli errori gravi degli enti locali credo sia stato quello di stilare una lista di luoghi sensibili. Credo che nel riordino complessivo debba essere incluso anche quello delle gare, perché ad oggi c’è un assoluto caos. La mia personale opinione è che bisogna prendere tutte le gare attuali e prorogarle in funzione di una unica scadenza come quella del 2023. Ciò farebbe anche pressione verso la riforma unica del settore”. E’ quanto ha detto Paolo Baretta, sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze nel governo Conte II, con delega ai giochi in occasione del convegno “Gioco legale: la necessità di riordino” in corso a Roma e organizzato dall’Istituto Milton Friedman, con la partecipazione dell’Associazione Italiana Esercenti Giochi Pubblici (EGP-Fipe), del Sindacato Totoricevitori Sportivi e della Federazione Italiana Tabaccai. ac/AGIMEG