“Fino al 2000 per garantire lo sport italiano c’era il Totocalcio, in anni di boom della schedina il Coni faceva il pieno. Poi il Totocalcio ha chiuso, sconfitto da Superenalotto con vincite mostruose e da scommesse online giocabili a tutte le ore. Così lo Stato è intervenuto con una legge che assegna allo sport 440 milioni di euro, il 70% è ripartito alle federazioni in base al numero dei praticanti”. Sono le parole di Gianfranco Bardelle, presidente del Coni in Veneto dal 2006, rilasciate in un’intervista a Il Gazzettino.it. cdn/AGIMEG