“Le culture riformiste e liberali, che hanno governato il Paese per 50 anni, hanno commesso l’errore di non valutare il rischio di espansione dei diritti svincolati dalla responsabilità. Una volta acquisita la democrazia, i diritti in assenza di autorità da sfidare sono diventati un fattore di disgregazione della democrazia stessa”. E’ quanto ha dichiarato Alessandro Barbano giornalista, saggista e docente italiano, direttore del quotidiano Il Mattino dal 2012 al giugno 2018 in occasione della presentazione del libro “Troppi diritti”. “Questo slittamento è prodotto all’interno della cultura occidentale come si vede nella rivoluzione internettiana, che se da una parte ha cambiato in meglio la nostra vita, allo stesso tempo non è sufficiente per fare attaccare la democrazia in altre parti del mondo. Internet ha anche dei lati oscuri come la totale assenza dei diritti di autore e la precarizzazione del lavoro. Di fatto la rete droga la democrazia attraverso fake news e attraverso abilità tecniche svincolate da conoscenza e senso di responsabilità. In altre parole – ha proseguito Barbano – abbiamo assistito a un divorzio tra sapere e potere. Si rivendica l’inutilità del sapere, mentre in realtà la responsabilità delle scelte va rimessa nelle mani del sapere. Oggi ci troviamo nella morte della Repubblica: ci troviamo di fronte a una sfida culturale che non si risolverà a breve, ma che richiede la ricostruzione dei fondamenti della democrazia rappresentativa e dell’etica del compromesso”, ha concluso. lp/AGIMEG