Baranca (pres. Com. Etico Federcalcio Ucraina): “Almeno 30 partite amichevoli in Turchia e Cipro sono state truccate. Calciatori ucraini squalificati per match-fixing si trasferiscono in squadre russe”

Francesco Baranca, presidente del Comitato Etico della Federcalcio dell’Ucraina, è intervenuto in merito ad uno studio che ha rilevato che oltre trenta partite amichevoli in Turchia e Cipro sono state truccate.

Secondo Baranca, intervistato dal portale ucraino Tribuna.com, “club di diversi paesi prendono parte a tali partite. Spesso questi match sono organizzati molto rapidamente, senza preavviso e tenuti a porte chiuse. Gli unici spettatori sono persone coinvolte nella manipolazione stessa della partita”.

“Lo studio – fa notare Baranca – sottolinea che con un alto grado di probabilità che gli arbitri potrebbero essere la chiave dei match-fixing“.

Baranca poi si concentra sugli sforzi della federazione calcistica ucraina a tal proposito. “Vale la pena notare che mentre in Ucraina vi è un grande sforzo per combattere il fenomeno del match-fixing, le squadre russe partecipano attivamente a partite fantasma e partite che sono evidentemente manipolate. Un esempio molto importante – prosegue Baranca – è quello di un calciatore ucraino, squalificato in Ucraina con l’accusa di aver partecipato attivamente a dei match-fixing, sia un giocatore di una di queste squadre russe. Il suo FC “Fakel” (Voronezh) partecipa infatti a un numero significativo di partite sospette. Possiamo affermare che questo brutto fenomeno del calcio si stia trasferendo dall’Ucraina alla Russia“.

“La federcalcio ucraina continua la lotta contro la manipolazione delle partite di calcio, cercando di aiutare tutte le parti interessate e le associazioni anche di altri paesi. Inoltre, l’UAF lotta duramente per bloccare le scommesse (e quindi contro le partite truccate) nelle partite che coinvolgono giovanili o senza valore specifico. Questo è esattamente ciò che prescrive la Convenzione Makolin, che è stata ratificata dall’Ucraina”. lp/AGIMEG