Stanley discuterà il 6 aprile l’udienza di merito del ricorso intentato al Tar Lazio contro la gara del Lotto, il bando per assegnare la concessione per il collegamento telematico delle ricevitorie e per i servizi connessi all’estrazione. Nell’udienza del 10 febbraio il bookmaker anglo-maltese – ritenendo la questione troppo complessa – aveva rinunciato alla richiesta di sospendere la gara in via cautelare, chiedendo che il merito venisse fissato a breve. Il termine per presentare le offerte economiche scade il 16 marzo, le buste verranno aperte il 30 marzo. L’attuale concessione scade l’8 giugno.
La gara mette in palio un’unica concessione della durata di nove anni. La base d’asta è di 700 milioni, il soggetto che vincerà il bando otterrà un aggio del 6% sulla raccolta, ai livelli attuali delle giocate il corrispettivo è pari a circa 3,5 miliardi di euro nell’arco dei nove anni. Stanley nel ricorso censura diversi aspetti della gara, tra cui la scelta di mettere in palio un’unica concessione, le soglie di ingresso giudicate troppo alte, e la clausola che prevede la cessione gratuita della rete (clausola che nel caso delle scommesse è stata abrogata con l’ultima Stabilità e che – se non ha funzioni sanzionatorie – è stata dichiarata illegittima dalla Corte di Giustizia Europea). Il bookmaker, in alternativa all’annullamento del bando di gara, passo, chiede un nuovo rinvio alla Corte di Giustizia. gr/AGIMEG