Ha preso forma l’atteso bando per la gara che assegnerà le nuove concessioni di gioco online. Come anticipato da Agimeg, è un bando che vede interessati, in diverso modo, molti operatori. Da una parte ci sono quelli che hanno deciso di partecipare senza alcuna resistenza, con i grandi operatori che acquisteranno più licenze (fino ad un massimo di 5 concessioni) visto che possiedono più brand. Dall’altra parte gli operatori che dopo un periodo di riflessione hanno deciso comunque di partecipare. Ci sono infine, come raccolto da Agimeg da fonti degli operatori, quelli che hanno già dato mandato a studi legali di studiare la possibilità di fare ricorso contro il bando.
30 o 50 concessioni?
La forbice delle aggiudicazioni è molto ampia a seconda delle fonti. Per il Ministero delle Finanze verranno aggiudicate circa 50 nuove concessioni, per un incasso di 350 milioni di euro. Per diversi analisti saranno invece solo una trentina le concessioni che verranno assegnate. Su un possibile calo degli operatori di gioco online (oggi sono 81) ha influito non solo il costo di 7 milioni di euro per la nuova concessione, che avrà una durata di 9 anni, ma anche l’eliminazione delle skin (attualmente ci sono operatori che ne hanno diverse decine, alcune con numeri importanti) e la riduzione dei PVR, i Punti Vendita Ricariche, che con la nuova regolamentazione passeranno dagli attuali 50.000 a circa 25.000 unità.
Spazio economico europeo
Alla gara possono partecipare operatori con esperienza nel settore della raccolta di gioco, anche online, in uno degli stati dello spazio economico europeo, dove devono anche avere la sede.
Come si pagano i 7 milioni di euro?
Come detto, ogni concessioni avrà un costo di 7 milioni di euro. Di questi 4 milioni dovranno essere versati all’atto dell’aggiudicazione, mentre gli 3 milioni di euro all’atto dell’effettiva assunzione del servizio. Gli operatori avranno tempo 6 mesi, dal rilascio della concessione, per dare il via all’attività.
Cauzioni e fideiussioni
La garanzia, cauzione o fideiussione, definitiva ammonta a 3,7 milioni di euro per il 2025. Per gli anni successi il valore della garanzia sarà variabile con una quota fissa di 500 euro. La garanzia potrà essere rilasciata da imprese bancarie o assicurative autorizzate oppure da intermediari finanziari iscritti all’Albo. lp/AGIMEG