Banche: in Commissione Finanze la proposta Romano-Bagnai per l’apertura dei conti correnti a tutti. Guitto (AGSI): “Primo passo verso la risoluzione di un problema importante per il settore del gioco pubblico e sul quale abbiamo lavorato molto”

Arriva sotto la lente di ingrandimento della VI Commissione Finanze della Camera il testo unificato delle proposte di legge Romano (PD) e Bagnai (Lega) riguardante l'”obbligo di contrarre e recesso della banca nei rapporti di conto corrente”. Il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle ore 12 di giovedì 13 marzo.

Nel testo è previsto l’obbligo per le banche di apertura di conti correnti a tutti. Tale misura potrebbe sicuramente portare al superamento delle discriminazioni bancarie che riguardano gli operatori di gioco. Gli istituti di credito continuano, infatti, a chiudere i conti correnti e a negare l’accesso al credito alle imprese del gioco autorizzate dallo Stato, ostacolando persino l’apertura di rapporti bancari ai dipendenti delle società operanti nel settore del gioco pubblico.

“Sicuramente c’è stata un’accelerazione dell’iter legislativo dovuto all’esposizione mediatica di Enada e al fatto che abbiamo caldeggiato come AGSI la risoluzione del problema alcuni mesi prima presso la politica e soprattutto grazie alla disponibilità del Presidente Garavaglia. Rimaniamo fiduciosi e penso che siamo ad un passo dal traguardo”, il commento dell’avvocato Antonio Guitto, rappresentante dell’AGSI, ad Agimeg.

Antonio Guitto enada rimini 2024 fiera

Durante la Fiera di Enada Rimini 2025, Acadi, Agsi, As.Tro, CNI, EGP FIPE e Sapar hanno promosso congiuntamente una raccolta firme dal titolo ‘Il Fuori Gioco delle Banche’ volta proprio a sollecitare l’attenzione dello Stato alla risoluzione di questo problema, che incide negativamente: sulla sostenibilità economica delle aziende del settore dei giochi pubblici; sulla tenuta economica di tutte le famiglie del personale operante nel settore; sulla stessa operatività della filiera che per legge deve adottare strumenti che assicurino la tracciabilità dei flussi finanziari.

La proposta di legge si compone di un articolo, declinato in due commi, che incidono, rispettivamente, sul codice civile (comma 1) e sul codice del consumo (comma 2) – ha spiegato in audizione il Vice Capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia Ida Mercanti. Il primo comma introduce nel codice civile l’art. 1857-bis, rubricato “Apertura e chiusura di un rapporto di conto corrente”, che prescrive in capo alla banca, da un lato, l’obbligo di apertura di un conto corrente e, dall’altro, l’impossibilità di recedere prima della scadenza del termine dal contratto di conto corrente a tempo determinato o indeterminato, in presenza di un saldo attivo per il cliente.

La proposta, inoltre, introduce un obbligo per le banche di: comunicare alla controparte l’eventuale diniego alla stipula del contratto di conto corrente derivante dall’osservanza delle norme antiriciclaggio ed antiterrorismo; fornire le motivazioni del diniego per iscritto entro dieci giorni dalla richiesta di apertura del conto corrente. Il secondo comma prevede l’abrogazione dell’art. 33, comma 3, lett. a), del codice del consumo che, in deroga alla presunzione di vessatorietà delle clausole che disciplinano il recesso senza preavviso da un contratto a tempo indeterminato tra un professionista e il cliente consumatore, fatta salva la presenza di una giusta causa, ammette, per i soli rapporti relativi ai servizi finanziari la possibilità per il primo di recedere senza preavviso in caso di giustificato motivo, a condizione che effettui un’immediata comunicazione al secondo.

Tale abrogazione assoggetterebbe la clausola che prevede il diritto di recesso delle banche nei contratti a tempo indeterminato alla presunzione legale di vessatorietà, analogamente a quanto avviene per i rapporti non finanziari. Il professionista, quale è la banca, potrebbe quindi sciogliersi dal vincolo contrattuale solo in presenza di una giusta causa. cdn/AGIMEG