Balassone (Bankitalia): “Intervento pubblico dovrà farsi più selettivo concentrandosi sui settori che più a lungo sconteranno difficoltà legate alla crisi sanitaria”

“L’anno scorso il Pil è diminuito di poco meno del 9%, calo più ampio dalla Seconda Guerra Mondiale. Le politiche hanno reagito con decisione a livello europeo e nazionale. In Italia, l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è cresciuto al 9,5% del Pil. Gli interventi del governo hanno permesso di contenere gli effetti della pandemia sulle famiglie e sul tessuto produttivo. I segnali positivi a livello nazionale e il marcato miglioramento del quadro economico globale rafforzano le aspettative di una robusta ripresa nella seconda parte dell’anno. Come ha rilevato il governatore Visco, l’espansione del Pil dovrebbe superare il 4% nella media dell’anno. Molto dipenderà dal successo della campagna vaccinale, dalle politiche espansive e dal PNRR. Le misure che sono state necessarie per contrastare le conseguenze economiche della pandemia hanno avuto dimensione eccezionali. Con l’attenuarsi dell’incertezza l’intervento pubblico avrà il compito di farsi più selettivo concentrandosi sui settori che più a lungo sconteranno difficoltà legate alla crisi sanitaria, sostenendo e accompagnando verso una nuova occupazione chi ancora sarà senza lavoro. A fronte della recrudescenza della pandemia, il sostegno pubblico è proseguito con il decreto ‘Sostegni’ del marzo scorso e con quello qui in discussione detto ‘Sostegni Bis’. I nuovi provvedimenti hanno iniziato a tracciare un graduale processo di uscita dalle misure emergenziali. Il decreto proroga alla fine dell’anno i provvedimenti sulle garanzie pubbliche e alla moratoria sui prestiti alle imprese rimodulandoli in maniera da favorire un’uscita graduale da queste agevolazioni. Il problema della liquidità delle imprese è stata al centro dei provvedimenti dei governi. Noi stimiamo che il numero di società di capitali che avrebbe potuto trovarsi in fabbisogno di liquidità a causa della crisi nel 2020 avrebbe potuto superare le 140.000 unità. Questo numero crediamo che sia stato contenuto dai provvedimenti del governo. Dunque, le misure sono state sicuramente efficaci. Il sostegno alle attività produttive è addirittura aumentato nel 2021, rispetto all’anno precedente. Quindi, direi che le risorse siano sufficienti”. E’ quanto ha affermato il Capo Servizio Struttura economica della Banca d’Italia, Fabrizio Balassone, in audizione alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. ac/AGIMEG