“Non si può curare un’anomalia, la ludopatia, distruggendo un settore economico. E’ sbagliato”. E’ quanto ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, nel corso dell’assemblea di Sistema Gioco Italia – secondo quanto riporta oggi l’Avvenire. “Evitiamo la decretazione d’urgenza per evitare errori su errori – ha detto ancora Boccia – evitiamo la tendenza alla criminalizzazione del mondo industriale. Ci sono fini che condividiamo ma critichiamo gli strumenti. Vogliamo che si apre un confronto con il Governo”. Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, ha detto: “Apporteremo delle migliorie tecniche al decreto Dignità. Lo faremo in Parlamento, dialoghiamo con tutti”. Il direttore di ADM, Giovanni Kessler, ha invece anticipato alcuni risultati dello studio commissionato all’Istituto Superiore di Sanità sul gioco. Il 36% degli italiani ha giocato almeno una volta. Si tratta di 18,5 milioni di persone, un uomo su due, una donna su tre. Un milione e mezzo sono i giocatori problematici, 1.4 milioni quelli a rischio. “Il tema dunque esiste – ha detto Kessler – la lotta è la riduzione del gioco problematico, ma non si parte da zero”. lp/AGIMEG