Australia, il garante delle telecomunicazioni – l’ACMA, Australian Communications and Media Authority – riscuote i primi successi nella lotta contro il gioco online illegale, e assicura che tra il 2017 e il 2018 il fatturato degli operatori non autorizzati si dimezzerà. Poco più di un anno fa, nel settembre 2017, sono entrati in vigore gli emendamenti all’Interactive Gambling Act del 2001 che consentono solo agli operatori con licenza australiana di raccogliere gioco all’interno del continente e ACMA ha pubblicato i primi risultati delle azioni intraprese per proteggere il mercato. Il garante in particolare ha ricevuto 108 denunce da parte delle autorità locali, ha così individuato 34 operatori internazionali che violavano il divieto, e ne ha persuasi 23 a rispettare la normativa (per un totale di 35 siti di gioco). In questa attività, l’ACMA si è messa in contatto con gli enti regolatori di 15 giurisdizioni – tra cuiu Gran Bretagna, Stati Uniti, Malta, Gibilterra, Isola di Man, Alderney, Kahnawake e Curacao – 33 software provider e 10 servizi di pagamento. Tutto questo, appunto, dovrebbe portare a un crollo del mercato illegale del 50%, ma per H2 Gambling Capital il risultato sarà molto più modesto, appena il 7%. Secondo l’istituto di ricerca anzi, il sommerso raccoglie ancora il 40% del mercato. rg/AGIMEG