Piemonte, denuncia del consigliere Sarno (PD) per un attacco su facebook. La solidarietà dei lavoratori del gioco pubblico

La situazione che sta vivendo il settore del gioco pubblico in Piemonte è davvero incredibile. Nella regione i lavoratori del comparto stanno subendo un attacco durissimo solo per la colpa di offrire intrattenimento e di chiedere di non essere colpiti dalla retroattività di una legge che definire proibizionistica è un eufemismo. Il 20 maggio, se non ci saranno interventi, la legge regionale sul gioco colpirà anche le attività presenti da anni sul territorio, di fatto espellendo il gioco dalle città e provocando chiusure e perdite di migliaia di posti di lavoro. Ma di tutto questo a politici, sindaci, pseudo studiosi, non interessa in nome della ludopatia. Un fenomeno che esiste, ma che spesso viene utilizzato per scopi politici o personali invece che trattarlo con la giusta cautela ed attenzione. Fare formazione ed informazione è certamente una strada migliore di quella del proibizionismo, strada quest’ultima che spesso finisce con un burrone dove cadono consapevolezza, dignità, rispetto. Ed in questo burrone sono finite tante persone che hanno perso la dignità che dà il lavoro onesto, che si sono sentite calpestate da una reputazione immeritata. Perdere il lavoro, non avere un futuro, rimanere senza un sostegno economico trasforma le persone, le rende fragili e dure allo stesso momento. Un ossimoro che si traduce in disperazione e rabbia, sentimenti che stravolgono le regole. Capita così che il consigliere regionale del PD Diego Sarno, abbia sporto denuncia contro una persona che sul suo profilo facebook ha scritto: “Muori maledetto, come stai facendo morire noi operatori senza lavoro e senza stipendio”. Ricordiamo che Sarno è uno dei politici più attivi affinché la legge regionale sul gioco non venga toccata. I lavoratori del gioco pubblico e gli organizzatori della manifestazione prevista per martedì prossimo a Torino hanno subito preso le distanze dall’episodio, dichiarandosi fermamente contrari a qualsiasi tipo di violenza, anche verbale e che certe affermazioni non rientrano nella modalità di confronto che i lavoratori portano avanti da sempre. Gli stessi lavoratori hanno anche espresso solidarietà al consigliere del PD. Per correttezza di informazione, va ricordato che anche sulle pagine facebook dei lavoratori del gioco sono apparse più volte auguri di morte, di scherno e “felicità” per la loro perdita dei posti di lavoro. Non che questo giustifichi quanto accaduto al consigliere del PD, ma forse la domanda da porsi non è perché sia sbagliato, ma piuttosto perché sia successo tutto questo. lp/AGIMEG