AS.TRO, la proposta per il riordino del gioco pubblico

“La nuova disciplina non può che partire da una completa ed attenta ricognizione delle filiere di gioco, dalla definizione di ruoli e responsabilità di ciascuna tipologia di operatori e dal riconoscimento di tali figure anche attraverso, laddove occorra, specifiche autorizzazioni”. E’ quanto sottolinea la proposta AS.TRO per il riordino del gioco pubblico che è stata ratificata ieri nel corso dell’ultimo Diretto Astro.

Restituire “al sistema delle “gare” la funzione non secondaria di strumento di politica industriale, che, mirando ad uno sviluppo armonico del comparto, garantisca anche stabilità nei flussi di entrata per l’Erario. Sotto questo profilo occorre: – ripensare gli “oneri” di gara ancorandoli alla effettiva redditività delle attività d’impresa derivanti dall’aggiudicazione delle concessioni. Il necessario contemperamento degli interessi erariali con la tenuta dei bilanci delle aziende coinvolte è garanzia di sicurezza e di stabilità nel tempo; – ferma restando la necessità di stabilire dei requisiti minimi finanziari e di esperienza professionale nello specifico settore, è necessario evitare eccessive limitazioni dei soggetti che partecipano, sia direttamente che indirettamente, alla raccolta di gioco”. “Un sistema misto, che evitasse eccessive concentrazioni e prevedesse l’ingresso nel mercato di una pluralità di soggetti di varie dimensioni, assicurerebbe quindi l’assenza di posizioni dominanti ed il corretto svilupparsi di dinamiche concorrenziali, in un contesto di sviluppo del mercato armonico e di più facile controllo”, si legge ancora.

“Per quanto riguarda, infine, il settore degli apparecchi da intrattenimento, emerge la necessità di un superamento del modello attuale, tema peraltro affrontato anche nell’attuale previsione dei criteri di gara che però, così come strutturati, necessitano di una revisione dei prezzi fissati per le basi d’asta che, oltre a non essere in linea con le attuali prospettive del mercato relativo a tale tipologia di gioco, possono favorire, anche in questo caso, la creazione di posizioni oligopolistiche. Il modello preferibile dovrebbe prevedere due diverse, ma non alternative, tipologie di concessione: – una concessione per la gestione della rete telematica; – una concessione per la raccolta di gioco”.

Presupposti imprescindibili per la tenuta del sistema: – previsione di una disciplina omogenea sul territorio nazionale; – realizzazione, attraverso una capillare presenza sul territorio delle imprese legali, di un presidio efficace contro ogni forma di illegalità e per la tutela dei cittadini. Si ritiene fondamentale mantenere l’offerta di gioco anche all’interno di bar e tabaccherie.

Si tratta di alcuni tra gli spunti offerti da As.tro. Per visualizzare la PROPOSTA ASTRO, clicca qui.

cdn/AGIMEG