Astro al Governo: “Estendere a tutti i datori di lavoro la possibilità di beneficiare di ulteriori settimane di ammortizzatori sociali” 

“Con l’emanazione del D.P.C.M. del 08.03.2020 veniva introdotta, al fine di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, la sospensione di numerose attività produttive, dapprima individuate solo in alcune Regioni e, successivamente con il DPCM 09.03.2020, estese all’intero territorio nazionale”- così riporta una nota dell’associazione Astro. “Il Governo, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del D.L. n. 18 del 17.03.2020, agli artt. 19 e 22 ha esteso le misure speciali in tema di ammortizzatori sociali per l’emergenza epidemiologica riferita al COVID-19, dando la possibilità a tutti i datori di lavoro che dal 23.02.2020 hanno dovuto sospendere o ridurre l’attività lavorativa per cause riconducibili all’emergenza epidemiologica, di poter richiedere l’accesso agli ammortizzatori sociali per una durata massima di 9 settimane. Con la pubblicazione del D.L Rilancio, il periodo di copertura degli ammortizzatori sociali è stato esteso per altre 9 settimane. Questa ulteriore estensione è stata frazionata in due distinti periodi: le prime 5 settimane vanno a prolungare, senza soluzione di continuità, le prime 9 settimane già previste dal D.L. 18/20 (estendendo quindi il periodo a 14 settimane complessive), le restanti 4 settimane potranno invece essere utilizzate solo a partire dal 1° settembre 2020 e fino al 31 Ottobre 2020. Tale estensione del periodo di copertura di ulteriori 5 settimane andrebbe a garantire la copertura degli ammortizzatori sociali soltanto fino alla metà del mese di giugno, per coloro – come le imprese titolari di sale giochi e/o di apparecchi di cui alla lettera a) dell’art. 110 del TULPS collocati presso esercizi tipo bar o tabaccherie – che hanno sospeso l’attività a partire dal giorno 08.03.2020 e per le quali il DPCM 17 maggio 2020 ha prolungato tale sospensione. Dalla metà del mese di giugno, i datori di lavoro titolari di tali attività, si troveranno pertanto a dover gestire la spaventosa crisi economica in atto senza alcuna copertura degli ammortizzatori sociali e senza la possibilità di poter avviare le procedure di licenziamento per giustificato motivo oggettivo che sono state sospese, sino al 18 Agosto 2020, dall’art. 46 del D.L. 18/2020, così come modificato dall’art. 80 del “Decreto Rilancio”.
Facciamo presente che le problematiche segnalate rimarrebbero anche nell’ipotesi in cui alle attività legate al gioco pubblico legale dovesse essere consentito di ripartire a far data dal 15 giugno p.v.. Infatti, visto il lungo periodo di chiusura e le inevitabili restrizioni dell’offerta conseguenti alle misure precauzionali anti-contagio, non sarebbe possibile riavviare le attività a pieno organico. Si intende, pertanto, sensibilizzare le Autorità in indirizzo affinché prendano in considerazione l’ipotesi di estendere a tutti i datori di lavoro la cui ripresa delle attività non è stata consentita dal DPCM 17 maggio 2020, la possibilità (già prevista dall’art. 68 del DL Rilancio per i settori del turismo, fiere e congressi, parchi divertimento, spettacoli dal vivo e sale cinematografiche) di beneficiare senza soluzione di continuità delle ulteriori 4 settimane di erogazione degli ammortizzatori sociali anziché, come al momento previsto, a partire dal 1 settembre”, conclude l’associazione. mo/AGIMEG