Assemblea annuale Anci, Distante (pres. Sapar) ad Agimeg: “Importante il rapporto con i Comuni. Stop a battaglia ideologica, il riordino normativo vada a tutelare le piccole e medie imprese che sono in prima linea per il contrasto al gioco illegale”

E’ in corso di svolgimento a Torino la 41esima Assemblea annuale Nazionale dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che riunisce nel capoluogo piemontese sindaci e amministratori di tutti i comuni d’Italia.

Durante la tre giorni di lavoro saranno presenti le più alte cariche dello Stato, dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Tra i vari espositori partecipanti con i loro spazi nell’area antistante le sale nelle quali si svolgono gli incontri dell’Anci, è presente anche SAPAR, Associazione Nazionale Servizi Apparecchi per Pubbliche Attrazioni Ricreative. A tal proposito Domenico Distante, presidente di Sapar, è stato intervistato da Agimeg.

Voi siete presenti come Sapar all’Assemblea Nazionale dell’Anci da anni. Il vostro è un rapporto stretto con i Comuni e gli Enti locali che vi vede presenti anche nel rapporto quotidiano dato che il gioco ha molto a che fare con il territorio 

“Anche quest’anno Sapar è presente all’Assemblea Nazionale dell’Anci, forte di un rapporto solido creato con i rispettivi Comuni su tutto il territorio nazionale. Con loro interloquiamo e approfondiamo i discorsi sui vari provvedimenti per cercare di prevenire quei regolamenti e quelle problematiche presenti sul territorio. Purtroppo va constatato che non sempre si riesce a far ciò, dal momento che alcune amministrazioni prima di una stesura di un documento o di un’ordinanza non chiamano le associazioni per un giusto e auspicabile confronto. Con queste amministrazioni si finisce con i ricorsi al Tribunale Amministrativo”.

Sul piano territoriale, oltre che i provvedimenti delle amministrazioni comunali e delle Regioni, vi sono anche altri interessi come quelli dei lavoratori che voi rappresentate

“Noi rappresentiamo da oltre 60 anni le piccole e medie imprese e tutti i loro lavoratori. Teniamo molto ai nostri dipendenti e alle loro famiglie. Va sottolineato il fatto che chi legifera colpendo solo ed esclusivamente il gioco pubblico e legale non sa che va a colpire tutte le famiglie dei nostri dipendenti. Si tratta di un lavoro che siamo orgogliosi di fare e grazie ai gestori siamo una delle principali fonti di contrasto alle sacche di illegalità presenti sul territorio nazionale. Chi va ad assumere atteggiamenti o prescrizioni contrarie al settore del gioco pubblico fa solo un danno al gioco pubblico legale e dove non è presente la legalità domina l’illegalità”.

Nei prossimi mesi si deciderà sulle sorti del gioco fisico con un riordino normativo. La questione viene rinviata da anni perché è difficile stabilire i confini del ruolo degli Enti locali. Si può prevedere come sarà questo riordino visto che il dibattito è ancora in corso?

“Al di fuori sembra un tema difficile e complesso, ma non è affatto così. C’è ancora una battaglia ideologica in campo che fa solo male alle imprese di gestione, alle piccole e medie imprese, ai dipendenti. A giovarne, alla fine, sono coloro che gestiscono gli apparecchi illegali che vanno a sostituirsi a noi. Noi siamo d’accordo sul fatto che i primi ad essere tutelati devono essere i giocatori, ma ci si concentra sui luoghi sensibili, sulle distanze mentre l’illegalità dilaga”.

gmp/AGIMEG