L’aumento del Preu sulle slot che potrebbe essere introdotto con la nuova manovra allo studio del Governo, è solo l’ennesimo aggravio in un settore che nell’ultimo decennio è stato “massacrato” da interventi a ripetizione. Per quanto riguarda le Awp, in 11 anni si è registrato un aumento della raccolta del 70% che si traduce in una crescita del gettito del 133%, ma nello stesso periodo le aliquote del Preu sono aumentate del 40%. Per le Vlt invece, in 6 anni, la raccolta è aumentata del 58%, che si traduce in una crescita del gettito del 360%. Nello stesso periodo le aliquote del Preu sono aumentate del 200%. Nel corso del 2018 le aliquote di prelievo nel settore dei giochi, in particolare per gli apparecchi da intrattenimento, hanno subìto misure di incremento. Per le Slot e le VLT – come riportava la Relazione della Corte dei Conti sul rendiconto generale dello Stato – l’aumento del Prelievo unico erariale era fissato, rispettivamente, nel 19,25 per cento e nel 6,25 per cento dell’ammontare delle somme giocate a decorrere dal 1° settembre 2018, nel 19,6 per cento e nel 6,65 per cento a decorrere dal 1° maggio 2019, nel 19,68 per cento e nel 6,68 per cento a decorrere dal 1° gennaio 2020, nel 19,75 per cento e nel 6,75 per cento a decorrere dal 1° gennaio 2021 e nel 19,6 per cento e nel 6,6 per cento a decorrere dal 1° gennaio 2023. Successivamente, su tali misure, è intervenuto l’art. 1, comma 1051, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, che ha previsto che “Le misure del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettere a) e b) (Slot e VLT) sono incrementate, rispettivamente, di 1,35 per le Slot e di 1,25 per le VLT a decorrere dal 1° gennaio 2019. Un ulteriore aumento è previsto dal d.l. 28 gennaio 2019, n. 4 che modificando il comma 1051 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, ha ulteriormente incrementato il prelievo per gli apparecchi da 1,35 a 2,00. lp/AGIMEG