Il Tar Lazio respinge un altro ricorso intentato da un concessionario delle videolottery contro l’APP Smart lanciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per consentire ai Comuni di verificare che le vlt siano spente durante le fasce orarie locali vietate. Il Tar aveva emesso le prime sentenze già a gennaio. Diverse le censure sollevate dai concessionari, tra le altre il fatto che con questa app un concessionario potrebbe essere sanzionato anche per una sessione di gioco iniziata nella fascia lecita, e poi protrattasi fino a quella vietata. IL Tar replica però che “è stato tuttavia previsto che, nella fase di eventuali contestazioni, il gestore ben possa dimostrare, allegando il relativo tabulato, che il superamento dell’orario sia avvenuto per il solo completamento della partita iniziata prima dell’orario previsto per lo spegnimento. Ciò a riprova del fatto che il sistema è meramente strumentale a fornire dei dati oggettivi, tuttavia superabili attraverso giustificativi, nel contraddittorio delle parti”. Inoltre, secondo le compagnie, con questa app, i Monopoli verrebbero coinvolti nell’attività di controllo delle fasce orarie, senza che questo potere venga previsto da una specifica norma di legge. Ma per il giudice amministrativo, “l’Agenzia si limita a mettere a disposizione, in ottemperanza a un obbligo di legge, i dati di cui è in possesso, per consentire ai Comuni il controllo sul rispetto della normativa in materia di fasce orarie di gioco. Si tratta, dunque, di un mero strumento di ausilio all’accertamento, attraverso l’incameramento e la successiva segnalazione dei dati oggettivi di funzionamento degli apparecchi in orari vietati, appunto le c.d. anomalie”. lp/AGIMEG