“La situazione che il Paese sta attraversando è molto seria. Le dichiarazione del Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, senz’altro in buona fede, che ha previsto (ma non toccherebbe tra l’altro a lui) il prolungarsi del blocco almeno fino al 1 maggio, anche se poi ritrattata, potrebbe comportare fenomeni di disordine sociale in una situazione tesa fino al limite. Non si combatte così il coranavirus, ma si rischia solo di “radicalizzare” i cittadini esasperati, con il rischio che nascano dei capi-popolo a fomentare la protesta antisistema”. E’ l’allarme lanciato ad Agimeg dal Professor Ranieri Razzante, Direttore del Centro di Ricerca sulla Sicurezza e il Terrorismo, e Docente di Sociologia e politica dei mercati illegali nell’Università di Bologna. “Le mafie si sono impossessate di tutto il Sud – continua il noto esperto di sicurezza -, in Campania è la Camorra che sostiene il welfare, non lo Stato. È facile prevedere l’incremento dei classici reati “da crisi”, come la prostituzione, l’usura, il riciclaggio, la contraffazione e il contrabbando. Taluni esperti continuano a sostenere che, essendo le sale giochi legali chiuse, la ludopatia diminuirà, dimenticando che esiste l’online e che la chiusura di tali attività favorisce il ritorno delle bische clandestine. Bloccando tutti i settori produttivi del Paese, lo stiamo consegnando alle mafie. Ho paura che l’inadeguatezza e l’indecisione nelle azioni di governo, con le numerose dichiarazioni discordanti frequentemente rilasciate, portino ad uno smarrimento da parte della popolazione e ad un aumento dei cosiddetti reati d’allarme sociale, fino ad oggi in calo (furti, scippi e rapine). Siamo vulnerabili sotto ogni punto di vista – sottolinea Razzante – anche quello della cybersecurity è un tasto dolente (gli esperti dei servizi di sicurezza si sono riuniti proprio l’altro giorno). Urge una ripresa del nostro sistema produttivo e delle attività commerciali, a scaglioni e con le dovute protezioni, immettendo liquidità per le imprese, senza alcuna burocrazia, poiché l’Agenzia delle Entrate ha tutti i mezzi per verificare, in pochissimo tempo, chi abbia diritto agli stanziamenti. Innanzitutto bisognerà chiarire ai cittadini che le cc.dd. “moratorie” spostano in avanti le scadenze, ma non condonano i debiti, anche quelli che si creeranno per chi otterrà prestiti con garanzia statale. La liquidità è il vero antidoto alla crisi economico-sociale post virus.”, ha concluso Razzante. ac/AGIMEG